L’approccio osteopatico, con tecniche specifiche e anche molto varie, riequilibra i vari sistemi che possono essere in disfunzione. Ad esempio la pancia può influire sulle emozioni, sullo stato di coscienza e sulla relazionalità dell’individuo.
Nel corso del 'Venerdì culturale' parlerò di Osteopatia in campo viscerale andando a vedere qual è l'interesse di un trattamento osteopatico relativamente a questa sfera dell’organismo. I visceri, che riguardino il sistema gastrointestinale, pneumotoracico o endocrino, danno informazioni sia a livello locale che centrale". A dirlo è Roberto Pagliaro, osteopata, direttore dell’Osteopathic College di Trieste e dottore in Fisioterapia, introducendo gli argomenti che affronterà domani, nel corso del nuovo appuntamento promosso dalla Fondazione Mite in collaborazione con l'Istituto di Ortofonologia (IdO) dal titolo 'Osteopatia: il corpo nei disturbi sensoriali dell'età evolutiva'.
"Le informazioni che derivano dalla pancia, dal cuore, dal polmone e via dicendo influiscono sull’omeostasi locale- continua Pagliaro- ma anche sui sistemi immunitario, neuroendocrino, comportamentale e relazionale dell'individuo. Parlando proprio dei bambini e parlando di autismo e di età evolutiva, una problematica viscerale può influire ad esempio sul sistema nervoso neurovegetativo e a sua volta questo si ripercuote sul cognitivo e anche sull’immunitario. Quindi c'è una relazione tra sistemi. C'è una casistica tra problematica di tipo autistico e problemi gastrointestinali di varia natura- spiega l'osteopata- certo devono essere fatti dei lavori supplementari da un punto di vista scientifico, ma è stato visto che una problematica di transito gastro-intestinale è altamente legata alla problematica di tipo neurologico- autistico-cognitivo. Non possiamo dire da dove cominci il problema- precisa- ma sicuramente l’encefalo è legato per via neurologica o per via endocrina o peptidica, diciamo da un punto di vista chimico e neurologico, alla pancia. Quindi, un lavoro di equilibrio anche alimentare o di riequilibrio neurovegetativo con l’approccio osteopatico, influisce sull’equilibrio cognitivo o emozionale del bambino e viceversa".
Si potrebbe dire "che se viene fatto un buon lavoro dal punto di vista del riequilibrio psicologico- ricorda Pagliaro- sicuramente questo riequilibra anche il sistema nervoso neurovegetativo e a sua volta la pancia. C'è sempre un binomio, ogni professionista fa la sua parte. E’ ovvio che ogni individuo avrà una primarietà: per qualcuno sarà più importante l’approccio psico-emotivo, per qualcun altro alimentare, per qualcun altro ancora osteopatico, ma la verità è che il corpo è un tutt’uno e bisogna lavorare in equipe. L'osteopata può farlo tramite un approccio dal punto di vista viscerale”. E' una tendenza che si sta sviluppando negli ultimi anni. “L’osteopatia sta cambiando- sottolinea Pagliaro- alla base ci sono molte nuove cognizioni fisiologiche e fisiopatologiche. Oggi non è solo un insieme di tecniche manuali basate sulla conoscenza dell'anatomia senza un substrato fisiologico, ma ha nuovi sbocchi e finalmente può essere applicata anche a patologie o a problematiche più importanti come quelle neurologiche, viscerali o cardiopolmonari. Sebbene di base l’osteopatia non si adatti alla cura della patologia, ma è piuttosto la cura della persona e dell’organismo, adesso possiamo dire che la sua applicazione è cambiata e possiamo lavorare sia sulla prevenzione che sulla patologia”.
Di questo e altro si parlerà nel corso del Venerdì culturale in programma domani alle 21 sulla piattaforma Google Meet. Oltre a Roberto Pagliaro parteciperanno anche Andrea Manzotti, osteopata e fisioterapista, socio fondatore della scuola di osteopatia SOMA di Milano, fondatore dell’ambulatorio di osteopatia pediatrica e neonatale dell’ASST di Vimercate, lavora nel reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale dei Bambini ‘Vittore Buzzi’ di Milano; Giuseppe Denaro, chinesiologo e osteopata; e Maurizio Montoro, osteopata D.O. Coordineranno la tavola rotonda Magda Di Renzo, responsabile del servizio Terapie dell'IdO, e Alessandro Laurenti, osteopata docente dell’Osteopathic College di Trieste e della Scuola di Osteopatia Pediatrica CERDO, che da 15 anni lavorano insieme con i bambini con disturbi dello spettro autistico.