«Arianna Mortelliti firma un folgorante esordio, disincantato e ironico ma dolcissimo e accorato; e ci fa esclamare, con gioia, che è proprio vero che il sangue ha le sue ragioni. E che non mente mai».
Parola di Maurizio De Giovanni, che fa riferimento al nonno più che illustre della scrittrice: Andrea Camilleri. Il libro in questione s’intitola “Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni” (Mondadori) e Arianna Mortelliti lo presenta venerdì 31 maggio alle ore 18.30 nella Libreria Spartaco in via Martucci 18 a Santa Maria Capua Vetere (Ce) nell’ambito del ciclo di incontri “Declinato al femminile” a cura dell’avvocata Iulia Iemma, che converserà con l’autrice assieme a Ugo Di Monaco. La parola declinata al femminile in questo caso è: “scrittura”. INGRESSO LIBERO E GRATUITO.
L’AUTRICE
Arianna Mortelliti (Roma, 1987), alla sua prima prova narrativa ma cresciuta alla scuola del nonno Andrea Camilleri, scrive un romanzo decisamente intrigante, calibrando suspense e informazioni all'interno di una struttura a dialoghi che, progressivamente, scioglie nodi e ambiguità. Laureata in Scienze biologiche, lavora come insegnante nella scuola.
IL LIBRO
Arturo Baldi, novantacinque anni, viene portato d'urgenza in ospedale, dove scivola in un coma profondo. A dispetto dei neurologi, che lo escludono categoricamente, la coscienza di Arturo è ancora vigile. In questo misterioso tempo sospeso Arturo riesce a sentire, uno per uno, tutti i componenti della famiglia che vengono a fargli visita in una incessante sequenza di confessioni, sfoghi, preghiere. In quei meandri della coscienza, domina il faccia a faccia con Dado, il fratello inquieto, il pittore talentuoso, il ribelle che manca da anni dentro il teatro famigliare. In questa sorta di popolata immobilità, Arturo risale dall'infanzia fino alla costruzione della grande famiglia che ora, intorno al suo letto, stilla parole e memoria. Così seguiamo l'amore che lo lega a Carolina da tutta una vita, le figlie Dori e Fiore, le nipoti Margherita e Nina, prossima alle nozze, e la pronipote Anna, che ha ereditato dal prozio mai conosciuto l'occhio e la mano da pittrice. Dado è lo specchio per tornare indietro nel tempo, nel formicolio di segreti che alligna là dove la famiglia sembra più salda.
Prossimo incontro in libreria:
Sabato 15 giugno, ore 19: lo scrittore Piero Malagoli con il romanzo “Nel rimorso che proveremo” (Edizioni Spartaco). Conversano con lo scrittore Iulia Iemma e Ugo di Monaco. INGRESSO LIBERO E GRATUITO.