“Come fanno Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle a voltarsi dall’altra parte alleandosi con le forze politiche che ad Aversa hanno sostenuto la speculazione edilizia? Con che faccia Conte parla di questione morale e nuove tangentopoli e poi viene a sedersi al tavolo e a spartirsi le poltrone con le forze politiche che di fronte ad una palese speculazione edilizia hanno chiuso le orecchie e si sono girati dall’altra parte? Come farà a parlare ancora di legalità quando si è alleato con Alfonso Golia che ha denunciato chi metteva in dubbio la correttezza degli atti amministrativi del Comune allargando una indagine che si è chiusa con otto arresti?”.
Sono queste le dichiarazioni arrivate nel corso della conferenza stampa che, sabato scorso, ha chiuso la prima settimana di campagna elettorale del candidato sindaco del movimento il Basilisco Eugenia D’Angelo. Parole chiare, quelle usate da D’Angelo, per raccontare la vicenda di palazzo Linguiti. “Mi hanno detto che dovevo farmi i fatti miei. Mi hanno isolata e ostacolata in tutti i modi possibili ma la verità, alla fine è emersa in tutta la sua brutale chiarezza e gli aversani non hanno l’anello al naso e si sono accorti della grave situazione che stiamo vivendo. Per questo motivo - continua D’Angelo - resta ancor più inspiegabile la scelta compiuta dal Movimento 5 Stelle, nato per aprire il parlamento e le amministrazioni pubbliche come una ‘scatoletta di tonno’ e finito a fare da alleato minoritario di chi ha già dimostrato di non avere a cuore né la trasparenza né gli interessi concreti degli aversani ma solo quelli dei grandi costruttori”.