Massimo Gerardo Carrese - biografia

Il caiatino Massimo Gerardo Carrese porta la Fantasiologia nella Cripta del Peccato Originale di Matera, definita la “Cappella Sistina dell’arte rupestre”, tra le 156 chiese rupestri più importanti di Matera e recentemente elogiata dal The Times come la più antica arte rupestre in Italia.

Il fantasiologo Carrese è impegnato in Basilicata dallo scorso luglio con le sue “spasseggiate fantasiologiche”, promosse da Fondazione Zétema e da Cooperativa Synchronos per valorizzare il territorio e la storia stessa della Cripta. Turisti e curiosi, adulti e bambini, arrivano da tutta Italia per “spasseggiare”.

Giovedì 18 agosto terzo appuntamento con l’evento “Il fiore rosso di Matera – spasseggiata fantasiologica alla Cripta del Peccato Originale”, con Massimo Gerardo Carrese, fantasiologo di professione e studioso di Fantasiologia, disciplina che si interroga sulle qualità scientifiche e umanistiche, ludiche e artistiche della fantasia, dell’immaginazione e della creatività. Al fine di comprendere la ricchezza del patrimonio rupestre che caratterizza la Cripta del Peccato Originale, e lo stesso territorio circostante, la Fondazione Zétema e la Cooperativa Synchronos hanno chiesto al fantasiologo Massimo Gerardo Carrese di realizzare uno studio specifico lungo gli 800 metri che da Casal Dragone portano all’ingresso della Cripta, e poi fin dentro la Cripta. Dallo scorso luglio Carrese “spasseggia” con visitatori e curiosi, adulti e bambini, provenienti dalle zone materane e da diverse regioni d’Italia, per guardare insieme, e con occhi rinnovati, tanto i luoghi limitrofi quanto la storia stessa della Cripta. La “spasseggiata fantasiologica” dura 1h e 45m, per un massimo di 25 persone. È un percorso da fare a piedi, con riflessioni sulla fantasia, immaginazione e creatività, tre facoltà osservate sul piano tecnico e in stretta connessione con la Cripta e il territorio. La “spasseggiata” è circostanza per presentare anche i giochi creati ad hoc dal fantasiologo Carrese, come “Il Fiore Rosso di Matera”, dispositivo artistico di composizione e scomposizione delle parti che caratterizzano il fiore rappresentativo della chiesa rupestre, per descrivere la storia stessa della Cripta e dei suoi affreschi; “Il radiatore”, gioco linguistico che ripercorre con specifiche parole estrapolate da una parola chiave il territorio della Gravina e i primi momenti della scoperta della Cripta; “Il dono”, uno sguardo morfologico sul territorio che restituisce strutture geometriche e matematiche che si incontrano negli affreschi della Cripta. I partecipanti alla “spasseggiata” condividono, in un clima leggero e divertito, esercizi e pensieri e scoprono, in maniera davvero sorprendente e originale, il territorio e la storia della Cripta del Peccato Originale. La “spasseggiata” inizia alle ore 19.