di CARLA CERETELLI
Le donne scendono in piazza. Da Torino la protesta incalza e impazza.Silvio si mette a gridare all’untore totalitario. Macchè Silvietto, dai, non è da te.Intanto la sciura Maria, o meglio, la madamin, a Firenze la sora, senza offesa per le Maria Nazionale, si fa promotore di una manifestazione di piazza.
Pacifica e bonaria ma forte e chiara. E quando la classe media apre gli occhi e si decide a parlare, c’è profumo di rivoluzione. Certo non sanguinaria ma proprio per questo più incisiva. Nel frattempo anche la classe media e medio bassa francese si muove. Sono 250mila le persone che hanno bloccato le strade per protestare contro il caro carburanti. E la protesta è sfociata anche in violenza. Nei panni del cuginetto non starei tanto tranquillo.
Finalmente il popolo, adorato e dorato, si ribella ai cazzeggi più o meno feisbukkiani, dato che oggi tutto passa dai social. Anche i temi più seri e profondi. E l’informazione istituzionale. Che a mio modesto parere è aberrante. Tanto da ripiangere i tempi della Gazzetta Ufficiale. Quando si diceva , no, ancora non è pubblicato in Gazzetta. E si attendeva con pazienza e disciplina l’esito. Ma esiste ancora?
Oggi in tempo reale si sa tutto, ma proprio tutto. Non sono un’intollerante al social, anzi adoro il web e ne faccio un uso esagerato. Ma se dovessi emanare editti, da un ruolo istituzionale e dire qualcosa di ufficiale, a qualsiasi livello, sicuramente sarebbe l’ultimo strumento che userei. I pentastellati hanno dimenticato che dissentire è abbastanza facile, così come promettere dire bugie e andare avanti a ruota libera come panzer o panzerotti. Non c’è nulla di più facile che stare all’opposizione. Basta dire qualunque cosa più o meno di buon senso. Perchè l’opposizione oggi non è considerata nel ruolo che le è proprio, non tanto per osservare e controllare, eventualmente correggere, l’operato della maggioranza, bensì per insultare la medesima e trovare cavilli e peli nell’uovo, pur di metterla in cattiva luce. Salvo poi a ritrovarsi al governo e subire proprio quello che si è fatto subire. La legge del taglione, in poche parole.
Perchè oggi si agisce contro qualcosa anzichè in favore di qualcosa o qualcuno.
Intanto si assiste a uno spettacolo che fa a pezzi cuore e coscienze, ma non quelle delle persone giuste, che continuano nei loro progetti senza arte né parte. Gente sul lastrico per le continue delocalizzazioni mentre il governo prelude a un reddito certo, forse, ma incerto in realtà.
In merito i coup de théâtre si susseguono alla grande. Purtroppo.
Attenta Virgin, a camminare a testa alta si inciampa nelle buche. La Virgin è condannata a governare e i romani a essere governati. Ha detto qualcuno più saggio e che ne sa più di me.
Se la Virgin continua a ripetere che lavora notte e giorno come la Mariele faccio harakiri. Non conta il quanto ma il come e i risultati: forse pensa di fare la donna a ore. No, non quella.. ma una cottimista qualunque, con stipendio orario. Per l’appunto.