celebrazione

Dobbiamo la nostra libertà alla sete di ideali di questi ragazzi”. Così il presidente del Comitato per il Sacrario Militare di Cava de’ Tirreni Daniele Fasano, stamani in occasione della consueta cerimonia al civico cimitero in ricordo dei caduti in tutte le guerre.

In tanti, nonostante il tempo non clemente, hanno preso parte alla tradizionale messa che, ogni anno è officiata all’interno del Sacrario di Cava de’ Tirreni. A celebrarla, per il terzo anno consecutivo, don Giuseppe Nuschese. Erano presenti numerose autorità civili, religiose e militari tra cui la Finanza, l’esercito, i Carabinieri ed i componenti dell’associazione Bersaglieri Maggiore Marcello Garzia. Non sono mancati i componenti del Comitato del Sacrario Militare di Cava de’ Tirreni tra cui il Presidente Daniele Fasano, il Colonnello Carlo De Martino, Vincenzo Lamberti, Roberto Catozzi, Maddalena Annarumma, Luigi Fasano ed i familiari, la madre ed il fratello di Massimiliano Randino, primo caporal maggiore della Brigata Paracadutisti “Folgore”, insignito della Croce d’Onore alla memoria e morto in Afghanistan il 17 settembre 2009. “I caduti hanno donato la vita per un futuro di pace – annota don Giuseppe Nuschese - regalandoci una speranza che noi siamo chiamati a custodire gelosamente. In questo Sacrario Militare il mio sguardo va ai volti, alle foto di chi ha sacrificato la propria esistenza. C’è chi ha uno sguardo sorridente, chi invece ha un’espressione severa. Tutti viviamo un’esistenza preziosa che varrà la pena di ricordare come quella dei nostri cari caduti in guerra”. “Se il grado di civiltà di una nazione si misura dalla forza con cui si rievocano i defunti – aggiunge Daniele Fasano – allora, la vostra presenza oggi così numerosa in questo giorno di memoria, testimonia che stiamo operando bene. Voglio ringraziare tutti voi, in particolare le forze armate e l’amministrazione comunale per aver preso parte alla cerimonia. Il mio grazie va anche e soprattutto all’associazione Bersaglieri Maggiore Marcello Garzia che risponde, egregiamente, alla turnazione per l’apertura domenicale del Sacrario.