Giovedì 20 settembre, dopo gli spettacoli promozionali che si sono svolti dal 27 aprile all’1 maggio a cura della direzione artistica di Gaetano Stella e della direzione organizzativa di TeatroNovanta e, a seguito dei laboratori didattici sulla preistoria organizzati il 19 maggio con i ricercatori dell’Università di Siena verrà presentata la nuova proposta culturale delle Grotte di Castelcivita e gli interventi di manutenzione ed allestimento che hanno interessato il tratto iniziale delle grottemigliorandone l'accessibilità e la sicurezza.
Fortemente voluto dal comune di Castelcivita, in sinergia con la Grotte di Castelcivita, e sostenuto dall’Università di Siena, dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio e dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, il progetto per titolo “Castelcivita magia di storia, grotte e leggende”, co-finanziato dal POC CAMPANIA 2014-2020 linea d’Azione Patrimonio Culturale, ha permesso di valorizzare le Grotte e il patrimonio culturale di Castelcivita.
Il sito archeologico di Castelcivita rappresenta una delle rare testimonianze nei siti Paleolitici della fase di transizione ovvero quella fase in cui vi è la presenza contemporanea dell’Uomo di Neanderthal e dei primi sapiens.
Le attività di manutenzione realizzate nella grotta sono state pensate per perfezionare la sua fruibilità mediante l’adeguamento della scala di accesso, la fornitura di un montascale mobile cingolato, l’installazione di un nuovo cancello e di un sistema di illuminazione che permetterà l’accesso a tutti i visitatori.
L'area destinata agli spettacoli, presente all'ingresso delle Grotte, è stata ampliata e dotata di nuovo palco e di un moderno impianto audio calibrato sull'acustica delle Grotte.
La valorizzazione del complesso speleologico è stata completata da un percorso museale permanente che ripercorre la storia geologica epaleoantropologica dello spazio grazie a strumenti didattici innovati e all’utilizzo di riproduzioni di reperti archeologici.
Il percorso museale, strutturato in due sezioni: archeologia e speleologia, è stato realizzato grazie al coordinamento scientifico e consulenza scientifica di Annamaria Ronchitelli, Adriana Moroni e Stefano Ricci dell’Università di Siena e all’allestimento scenografico della Bottega San Lazzaro curato nelle repliche dei reperti da Arké Archeologia Sperimentale.
Posizionata nel tratto iniziale delle Grotte, la sezione archeologia si articola in tre momenti di interazione con il pubblico attraverso tre pannelli didattico-tattili.
Il primo pannello è dedicato alle caratteristiche anatomiche e comportamentali dell’Uomo paleolitico che ha vissuto queste Grotte. Per permettere ai fruitori di vivere un’esperienza tattile sensoriale sono stati ricreati, a grandezza naturale, un Homo di Neanderthal e un Homo sapiens con armi, indumenti e utensili.
Il secondo pannello traccia, sulla base dei dati di scavo, l’evoluzione geologica delle grotte e i cambiamenti degli usi e costumi delle popolazioni che le abitarono nelle varie epoche.
A completare la sezione archeologia, il pannello che illustra come ricostruire la cronologia e l'ambiente del Paleolitico, approfondendo i temi del Carbonio 14, dell’archeozoologia e dell'archeobotanica.
Il pannello della sezione speleologia fornisce indicazioni sul sistema di grotte che si sviluppa su tre livelli principali. Il più basso è attivo e corrisponde ad un'altitudine di 50 m slm., il livello intermedio (sistema di grotte di Ausino) è attivo solo durante la stagione invernale e il livello superiore è fossile (grotte di Castelcivita) ed è quello che viene fruito dai visitatori.
IL PROGRAMMA
- Ore 10.00: Inaugurazione Mostra Multimediale “L’Uomo Preistorico di Castelcivita” percorso museale e mostra multimediale
- Ore 10.30: Castelcivita e i risultati della ricerca archeologica – Convegno
Storie di Neandertaliani e Uomini moderni
I risultati delle ricerche nelle Grotte di Castelcivita e l’allestimento museale.
Annamaria Ronchitelli, Adriana Moroni, Stefano Ricci
Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente – Unità di Ricerca di Preistoria e Antropologia Università degli Studi di Siena
Homo sapiens o Homo sapiens sapiens? Come la storia del nostro nome è legata a quella del nostro rapporto con l’Uomo di Neanderthal.
Giulia Capecchi
Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente – Unità di Ricerca di Preistoria e Antropologia Università degli Studi