La Parola di Dio. Come un “fuoco” che accende nel cuore il vivo desiderio  di amare tutti - Insieme Ragusa

XI DOMENICA T.ORDINARIO a

 Mt 9, 36; 10,9 In quel tempo, Gesù, vedendo le folle, ne sentì compassione, perche erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore. Allora disse ai suoi discepoli: “La messe e molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!»

Chiamati a se i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e di infermità. I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, che poi to tradì. Questi dodici Gesù li invio dopo averli cosi istruiti: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle citta dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alla pecore perdute della casa d'Israele. E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”.

Commento di don Gigi Pini

Pregare, predicare, guarire, risuscitare, cacciare i demoni... verbi da non mollare mai, parole "chiave" per chiunque decida di seguirlo.

I piani di prospettiva sono due: pregare e predicare, e poi l'azione concreta. Per essere "operai" capaci di star bene dentro alla "messe", bisognera adeguarsi alle sue indicazioni, mettere insieme le due prospettive. E c'è un'ulteriore invito: quello di cercare "i perduti", quelli "lontani", quelli che comunemente sono considerati "gli ultimi". E quella degli "ultimi", non e solo una questione economica!

So che nella Chiesa esistono delle vocazioni importanti e fondamentali che riguardano alcune "chiamate speciali": Congregazioni e Ordini che sono totalmente dedicate alla preghiera. Queste rimangono "chiamate speciali", per tutti gli altri c'e da fare l'abbinamento fra la preghiera e l'azione. L'una e indispensabile e imprescindibile dall'altra. Lo stesso Signore Gesù era solito pregare, sempre. E subito dopo era in giro a predicare e a "fare i miracoli". Non poteva essere diverso nel momento in cui "manda" i suoi amici.

Anche per noi è la stessa cosa, perche anche noi ci sentiamo dei "suoi" e abbiamo scelto di seguirlo. Non dobbiamo allora fare di testa nostra o seguire semplicemente quello che ci detta il cuore... a meno che, sia la testa che il cuore, siano "filtrati" dalla Sua Parola. Il nostro darci da fare è assolutamente indispensabile, ma ha bisogno di essere continuamente sostenuto dalla preghiera e dal parlare nel Suo nome. E talmente tanta la "messe", cioe la "gente" che ha bisogno, è talmente tanta che, il rischio di perderci delusi e stanchi in un'azione vuota ed inutile, é troppo elevato. Rimane comunque chiaro che "prima" vengono "gli ultimi".

Lui ci ha dato le indicazioni: adesso tocca a noi non fare finta di non vedere e di non capire. C'e anche il nostro nome tra quelli the Lui "manda"... fidiamoci di Lui allora, delle sue raccomandazioni.

Buona vita allora con Gesù al centro. Un grande abbraccio. Con Lui ripartiremo alla grande.