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Un teatro che non si limita a “mostrare”, ma che invita a vivere la scena. È da questa idea che nasce la nuova rassegna Coniugare il Teatro - Scena Immersiva, alla sua prima edizione, ideata e promossa dal Teatro Pubblico Campano in esclusiva per il Teatro Pasolini di Salerno.

Cinque appuntamenti in programma, dal 9 ottobre all’11 dicembre 2025, che disegneranno un percorso teatrale originale, capace di intrecciare la tradizione con modalità innovative di fruizione, invitando il pubblico a farsi parte integrante dello spettacolo.

Con questa prima edizione di Coniugare il Teatro - Scena Immersiva, il Teatro Pubblico Campano e il Teatro Pasolini lanciano una “sfida culturale” che guarda al futuro, senza dimenticare le radici della tradizione scenica.

La peculiarità della rassegna risiede nella configurazione dello spazio scenico. La classica tribuna lascia il posto a un allestimento dinamico con tavolini o soluzioni immersive, che permetterà di assistere alle rappresentazioni da una prospettiva ravvicinata e coinvolgente. Un modo per valorizzare lo spazio del Teatro Pasolini e sperimentare un linguaggio teatrale in sintonia con la sensibilità contemporanea.

Il programma della prima edizione è eterogeneo ma, al tempo stesso, coerente, accomunato dal desiderio di raccontare storie che appartengono all’immaginario collettivo. Dalla parabola ed il carisma musicale di Fred Buscaglione al mito senza tempo di Medea, dal ricordo poetico e civile di Pier Paolo Pasolini alle canzoni immortali di Domenico Modugno, fino a un appuntamento dedicato all’infanzia con il sogno eterno di Peter Pan.

Ogni spettacolo sarà un viaggio diverso, ma accomunato dal desiderio di rendere il pubblico protagonista e testimone diretto di un’esperienza teatrale, che supera i confini della visione tradizionale.

L’inaugurazione della rassegna, dal 9 al 12 ottobre, è affidata ad un’icona della musica italiana in L’ultima corsa di Fred – 3 febbraio millenovecentosessanta di Mario Gelardi e Giuseppe Miale di Mauro, con Massimo De Matteo, diretto da Peppe Miale. La scena si apre su una Ford Thunderbird che corre per le strade di Roma, all’alba di un giorno segnato dalla tragedia.

L’incidente in cui perse la vita Fred Buscaglione diventa occasione per ripercorrere la sua vicenda artistica e umana: il successo travolgente, la vita notturna, la voce inconfondibile che raccontava l’Italia del dopoguerra. La narrazione, affidata a un fan-testimone, diventa un dialogo tra mito e spettatore, tra fascinazione e perdita.

Il secondo appuntamento, dal 28 ottobre al 2 novembre, è dedicato a una delle figure più complesse e discusse del Novecento italiano in Solo Pasolini solo, di e con Claudio Di Palma, regia e visual di Luigi Marmo. Nella notte di Ostia, il corpo martoriato di Pier Paolo Pasolini diventa il centro di una riflessione scenica che non interroga tanto le sue idee o la sua opera, quanto la sua umanità fragile e vitale. Lo spettacolo restituisce la solitudine e la forza poetica di un uomo che ha vissuto sempre in tensione con il mondo, in una continua oscillazione tra vitalismo e dolore.

A novembre, dal 20 al 22, arriva la musica di Domenico Modugno protagonista di Nel blu – avere tra le braccia tanta felicità con Mario Perrotta. Le canzoni del cantautore pugliese sono la colonna sonora di un’Italia che, tra gli anni ’50 e ’60, sembrava pronta a volare verso un futuro radioso. Modugno diventa simbolo di speranza e libertà, e lo spettacolo ne esplora la dimensione più intima con la storia di un uomo che, partendo da una terra dimenticata, ha saputo trasformare il proprio sogno in un dono universale.

Dal mito alla cronaca con Elena Cotugno in Medea per strada, dal 27 al 30 novembre, il Teatro dei Borgia rilegge il capolavoro di Euripide alla luce delle periferie italiane. Medea diventa il volto delle donne migranti, costrette alla prostituzione e a condizioni di marginalità estrema. Il mito antico risuona così nel presente con una forza inedita, mostrando come le ferite della tragedia classica possano ancora parlare delle ingiustizie del nostro tempo.

La rassegna si concluderà, dal 3 all’11 dicembre, con un invito al sogno e all’infanzia. ospitando Con le ali di Peter di Giovanna Facciolo, a cura de I Teatrini. Ispirato al romanzo di J.M. Barrie, lo spettacolo porta in scena l’avventura senza tempo di Peter Pan, il bambino che ha scelto di non crescere mai. Tra Fate, Sirene e Pirati, Wendy e i Bambini Smarriti, il pubblico – soprattutto i più piccoli – sarà trasportato in un mondo sospeso tra sogno e realtà, per scoprire che la magia e il gioco possono esistere sempre, anche da adulti.

Coniugare il Teatro - Scena Immersiva inaugura un percorso che ambisce a diventare un appuntamento stabile nel panorama culturale cittadino. Una rassegna che valorizza la memoria e i miti del nostro tempo, ma soprattutto invita il pubblico a non essere semplice spettatore, bensì parte viva della scena.

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