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Cia Puglia: “Aziende agricole nella morsa dei rincari energetici, a rischio  la tenuta del sistema”

Per la campagna 2023 il Ministero dell’agricoltura non ha attivato l’anticipazione dei pagamenti della Politica agricola comune entro il 31 luglio, mediante un decreto che avrebbe dovuto emanare entro il 30 aprile scorso.

Resterà così inutilizzata la liquidità messa a disposizione dal Ministero dell’economia. Al contrario degli scorsi anni, le imprese agricole non riceveranno alcun acconto sui pagamenti diretti (dal 50 al 70 per cento), in anticipo di qualche mese sulla scadenza ordinaria. Di conseguenza gli agricoltori dovranno attendere il 1° dicembre prossimo per l’avvio dei pagamenti ordinari, a meno che non intervenga qualche deroga.

“Si tratta di un duro colpo alle imprese agricole che già devono fare fronte alle difficoltà di un’annata agraria che si presenta irta di insidie, dal clima inclemente ai costi di esercizio – lamenta il presidente di Cia Campania, Raffaele Amore.

“Per altro – aggiunge Amore – riteniamo che possa essere concessa ancora una deroga, così come è stato fatto per ben due volte con il termine di rilascio della domanda unica 2023, rinviato prima al 15 ed ora al 30 giugno prossimo: perché l’articolo 44 del Regolamento Ue 2021/2116 sulla gestione della Pac prevede che le autorità nazionali possano comunque autorizzare un anticipo dalle operazioni di pagamento al 16 ottobre”.

“Comprendiamo – conclude Amore – che tale anticipazione dei tempi di pagamento confliggerebbe con la proroga per la presentazione della domanda unica della Pac, ma occorre urgentemente qui e ora uno sforzo straordinario per assicurare alle imprese agricole la copertura della Pac in questa fase di avvio della nuova programmazione 2023-2027”.

Al momento il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha disposto con il Decreto n.300209 del 9 giugno 2023 un'ulteriore modifica - per la sola campagna 2023 - dei termini di presentazione della domanda unica della Pac e delle domande di aiuto e pagamento per gli interventi a superficie e capo dello Sviluppo Rurale, inclusi quelli a valere sulle risorse della precedente programmazione 2014-2022 e sulle programmazioni ancor precedenti.

Le domande ordinarie dovranno essere trasmesse entro il 30 giugno 2023, mentre per le piccole modifiche sulle domande inviate entro il 30 giugno e le domande ritardatarie c’è tempo fino al 25 luglio.

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