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DANZA - "Alcune coreografie" al Teatro Nuovo di Napoli

La danza contemporanea in Campania rappresenta uno dei settori più vitali e dinamici della scena artistica regionale, un linguaggio espressivo capace di unire tradizione e innovazione, risorse culturali del territorio con le nuove tendenze internazionali.

In questo contesto ricco di fermento il Teatro Pubblico Campano presenta, da mercoledì 22 a domenica 26 ottobre 2025 al Teatro Nuovo di Napoli, Coreo/Grafie, rassegna dedicata alla danza contemporanea e al teatro-danza in collaborazione con Oltrelalinea, che si avvale del coordinamento artistico di Sabrina D’Aguanno e Rosario Liguoro.

Cinque giornate di spettacoli, performance e creazioni originali porteranno sul palco alcune delle realtà più vivaci e significative della giovane scena coreutica campana, proponendosi come luogo d’incontro tra linguaggi, estetiche e poetiche del corpo, in cui la ricerca diventa strumento di narrazione, emozione e riflessione sul presente.

Coreo/Grafie nasce come un mosaico di esperienze, poetiche e linguaggi, accomunati dal desiderio di indagare il corpo come strumento di espressione, memoria e trasformazione. Ogni coreografia si fa scrittura del movimento - “grafia” appunto - capace di tradurre in gesto il paesaggio emotivo, politico e umano del presente.

È una mappa della danza contemporanea campana, un viaggio nelle molteplici scritture coreografiche che abitano il territorio, ciascuna con la propria voce e la propria sensibilità.

In un tempo in cui la presenza fisica è continuamente messa alla prova, la danza torna a essere un atto poetico, un gesto di resistenza, un modo per riaffermare il corpo come luogo di verità, fragilità e bellezza.

La rassegna si aprirà, mercoledì 22 ottobre dalle ore 20.30, con tre lavori che pongono il corpo al centro di una ricerca intima e viscerale. Angela Porrino con Atto Bianco costruisce, per Sfera Ovale, un viaggio interiore di sospensione e purezza, dove il gesto si fa essenziale, svelando la fragilità e la forza della presenza scenica.

Seguirà Terra di Sabrina D’Aguanno per Akerusia Danza, una riflessione coreografica sulle radici e sulle energie primordiali, un omaggio al legame profondo tra essere umano e natura. A chiudere la serata sarà Re-Solo di Gerardo Di Pietro per Interno5, che attraverso una dimensione performativa intima e minimale esplora la relazione tra suono, ritmo e identità corporea.

Il secondo appuntamento, giovedì 23 ottobre dalle ore 20.30, approfondisce il dialogo tra luce, memoria e metamorfosi. In Riverbero, Elena D’Aguanno per Sfera Ovale trasforma il movimento in un’eco visiva, un riflesso che interroga la continuità tra passato e presente.

Emma Cianchi con Anima dà corpo, per Art Garage, a un’indagine sulle profondità emotive e spirituali, restituendo alla scena una tensione vibrante tra interiorità e slancio vitale. A concludere la serata, Ipogeo_quartet di Susanna Sastro e Flavio Ferruzzi per Körper – Centro Nazionale di Produzione della Danza, una creazione densa e suggestiva che si addentra negli strati sotterranei della percezione, tra ombra e luce, silenzio e risonanza.

La terza serata si aprirà, venerdì 24 ottobre dalle ore 20.30, con Senso Inverso di Marco Auggiero per Mart Dance, un lavoro che gioca con la simmetria e la disarmonia, riflettendo sul concetto di equilibrio instabile come metafora dell’esistenza contemporanea.
Seguirà Tardor di Antonello Apicella per Arabesque, che attraverso un linguaggio lirico e gesti rarefatti evoca la malinconia dell’autunno come stagione dell’anima.
Chiuderà Mosaico...Frammenti di Elena D’Aguanno e Marcella Martusciello per Akerusia Danza, un intreccio di corpi e prospettive che si ricompongono in un quadro in continua trasformazione.

Il sabato 25 ottobre dalle ore 19.00, si farà spazio alla coralità e al dialogo tra generazioni artistiche. Quadri 2025 di Ricky Bonavita per Pindoc si presenta come un racconto visivo e dinamico, in cui il movimento dipinge immagini che si susseguono come pennellate di tempo.

Con Segmenti, Campania Danza proporrà una creazione a più mani, Simone Liguori, Antonella Iannone, Olimpia Milione, in cui i diversi linguaggi coreografici si intrecciano in una tessitura comune, tra individualità e collettività.

Chiuderà la serata Soffia il vento, coproduzione Pindoc/Akerusia Danza, con regia di Giorgia Palombi e coreografia di Ricky Bonavita, un lavoro sospeso tra materia e respiro, dove il vento diventa metafora del cambiamento e del passaggio.

La rassegna si concluderà, domenica 26 ottobre dalle ore 19.00, con tre creazioni che guardano al futuro attraverso la sperimentazione. Hybrid Balance di Marco Auggiero per Mart Dance indaga la relazione tra organico e artificiale, tra istinto e controllo, in una tensione continua verso l’armonia.

Con DuetX, Marco Munno e Manuela Facelgi per Campania Arte Danza esplorano la dialettica tra due corpi, tra attrazione e distanza, costruendo un dialogo fatto di resistenze e complicità.

A chiudere la rassegna sarà Con il vento tra i capelli di Erminia Sticchi per Skaramacay, un racconto poetico di libertà, leggerezza e desiderio di rinascita, dove il corpo diventa paesaggio e respiro del mondo.

Attraverso le sue diverse giornate, Coreo/Grafie invita il pubblico a osservare, ascoltare e lasciarsi attraversare dal movimento. Un dialogo continuo tra scena e platea, artista e spettatore, per celebrare la vitalità del panorama coreografico contemporaneo e rinnovare il legame tra il pubblico e l’arte del movimento.

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