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Tubi totalmente ostruiti dalla sabbia. Condutture erose dal flusso dell’acqua, con filamenti metallici che arrivano fino al punto di mescita.

Sono gli effetti della scarsa manutenzione dell’ultimo ventennio all’impianto dell’Acqua della Madonna, per la quale permane il divieto di mescita da alcuni mesi a seguito delle analisi che hanno riscontrato la presenza di nichel oltre la soglia minima consentita. Nel corso dei lavori che l’amministrazione comunale ha predisposto per rimettere in sesto un impianto ormai devastato da decenni di incuria, è emersa la presenza di notevoli quantità di sabbia all’interno delle tubature. Oltre mezza sezione ostruita dal materiale sabbioso, che crea problemi anche alla funzionalità idraulica. I lavori in corso consistono nell’installazione di tubi in polietilene ad alta densità (Pead) che andranno a sostituire del tutto le condutture in metallo, molto più soggette all’erosione che determina la presenza di filamenti metallici all’interno del flusso dell’acqua, registrati in diverse occasioni anche nel punto di mescita. Un intervento del valore complessivo di circa 80mila euro, per restituire l’Acqua della Madonna ai cittadini in tutta la sua purezza. I lavori saranno completati entro la fine dell’anno in corso, al pari di quelli per l’impianto dell’Acqua Acidula, che richiede anche la manutenzione del solaio di copertura. E poi nuove analisi saranno effettuate al termine dei lavori, per sciogliere le riserve sulla mescita e riconsegnare le due storiche acque ai cittadini senza più impurità dopo decenni di degrado.

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