Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

Stampa
Visite: 557

Fulci Talks: dal 3 giugno al cinema con un'innovativa formula distributiva

Lunedì 19 luglio alle ore 21.15 la regista Antonietta De Lillo sarà ospite dell’Arena, introdotta dal critico cinematografico Giuseppe Borrone, per presentare "Fulci Talks", il film che recupera dall'archivio Megaris la lunga e preziosa conversazione che Lucio Fulci ebbe con Antonietta De Lillo e Marcello Garofalo a Roma nel giugno del 1993.

La De Lillo e Borrone saranno, inoltre, presenti a Villa Bruno già dalle ore 19.00 per una conversazione sulla terrazza, ad ingresso gratuito, nell'ambito degli incontri "Parliamo di Cinema", occasione per approfondire il Cinema della regista e per presentare anche il "Dizionario del nuovo Cinema napoletano" realizzato dallo stesso Borrone.

“Fulci Talks” è una cavalcata attraverso tutto il cinema del maestro "terrorista del genere", dalla commedia al thriller, dagli spaghetti western all'horror, ma è anche un viaggio nel cinema italiano e internazionale che ha conosciuto, amato e a volte anche criticato senza peli sulla lingua. Ne esce un (auto)ritratto inedito di un grande e raffinato artigiano del cinema nel momento in cui vede finalmente la critica riconoscere alle sue pellicole lo status di film cult, che diventeranno punti di riferimento per un'intera generazione di registi e spettatori.

"Lucio Fulci - dichiara la De Lillo nelle note di regia - ha una cultura cinematografica a 360° e una straordinaria ironia. Non aveva paura di dire cosa gli piaceva e cosa non gli piaceva, facendo nomi e cognomi. Le sue parole in alcuni momenti sembrano rivolgersi direttamente a noi e al nostro presente. Sono grata a Marcello Garofalo per aver reso possibile questo incontro e per la sua lungimiranza nell’aver capito con tanto anticipo che il futuro del cinema sarebbe stato nel superamento delle barriere tra il cinema di genere e quello d’autore".


Mercoledì 21 luglio sempre alle ore 21.15 il regista Marcello Sannino con l’attrice Ludovica Nasti, gli sceneggiatori Guido Lombardi e Massimiliano Virgilio, il cantautore e musicista Nelson, e la produttrice Antonella Di Nocera saranno presenti in sala per presentare il film “Rosa Pietra Stella”.
"Sono felice - dichiara Antonella Di Nocera - di essere  all'arena, che nel 2017 ho contribuito a creare, con un film che è il risultato di un impegno iniziato ormai 8 anni fa, un sodalizio con Marcello Sannino nato con i documentari e che poi ci ha portato a Rotterdam con questo film".
Il film, presentato in prima mondiale al prestigioso Rotterdam International Film Festival, ha poi ottenuto una candidatura ai Nastri d'Argento e  il Premio come Miglior Film al Matera Film Festival, oltre a quello per la Miglior attrice a Ivana Lotito.

Carmela è una giovane donna, bella e indomita come un'amazzone, tira avanti giorno per giorno con lavori precari e vane ambizioni. Madre poco presente di una bambina di undici anni, conosce Tarek, un quarantenne algerino, e lo travolge nella sua lotta per trovare un equilibrio, una vita.
“Il film – scrive nelle sue note il regista Sannino - racconta il momento in cui Carmela, la protagonista, per necessità ed inconsapevole desiderio, deve uscire dalla sua solitudine, tradire il suo orgoglio ed incontrare “l’altro”. Un “nuovo” altro, sconosciuto, disperato anch’esso. Quindi ritrovandosi in mondo dove la lotta di classe è stata sostituita da una lotta interna tra coloro che vivono nella marginalità e nella clandestinità, Carmela usa le poche armi che ha a disposizione per la sua sopravvivenza. Questo è l’ambito sociale e politico nel quale si svolge la storia.
Aldilà della riflessione sul mondo, ciò che da sempre mi interessa nel mio lavoro è la persona. In questo caso una donna, che ancora oggi, in quanto donna, ha troppo spesso una posizione marginale”.

Autenticati