Killer tedesco arrestato a Napoli: si nascondeva a Forcella - la Repubblica

Il clan Sibillo del quartiere Forcella che teneva sotto scacco le attività commerciali del centro storico di Napoli con racket, minacce e ritorsioni, ha subito, finalmente un duro colpo. All’alba del 28 aprile i carabinieri hanno dato vita ad un blitz che ha portato all’arresto di 21 persone all’interno della cosiddetta “paranza dei bambini”, il gruppo criminale creato e che era stato guidato dal baby-boss Emanuele Sibillo, ucciso a 19 anni in un agguato nel 2015.

Proprio colui che aveva dato vita all’egemonia del clan formato da baby-criminali era divenuto nel suo quartiere natio, ma non solo, una sorta di divinità, tanto che era stata edificata in via Santissimi Filippo e Giacomo, che rappresentava una roccaforte del clan, un’edicola votiva dedica ad ES 17 con tanto di rappresentazione in cartongesso della testa del giovane boss. La cappella, come denunciato lo scorso febbraio anche dal Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, che ne chiedeva a gran voce la rimozione, era divenuta una sorta di meta di pellegrinaggio dove si portavano in visita anche i bambini, a rendere ‘omaggio’ a colui che in tanti vedevano come un eroe.

I carabinieri, con il supporto della Polizia Municipale, sempre nella mattinata del 28 aprile hanno rimosso l’altare di Sibillo non senza che si siano creati momenti di tensione.

“I quartieri devono essere restituiti ai cittadini e alla legalità e l’unico a dover dettare legge è lo Stato. I Clan non fanno altro che succhiare la linfa vitale della città, usurpandola e stuprandola, per questo siamo soddisfatti di questa maxi-operazione. Questa à certamente la strada da seguire ma agli arresti vanno fatte seguire le condanne, solo con la certezza della pena si può mettere fine al fenomeno camorristico. L’altarino di Sibillo, apoteosi della celebrazione della camorra e della criminalità giovanile, lo avevamo denunciato chiedendone la rimozione che ora finalmente è avvenuta. Ora bisogna rimuovere tutto ciò che celebra ed omaggia Sibillo, tutti i boss, i criminali ed i delinquenti, come anche il murale e gli altarini dedicati ad altri delinquenti e boss ancora vengono tollerati. Serve la tolleranza zero.”- la parole di Borrelli.