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Cybercrime, crescono gli attacchi informatici. Il rapporto Clusit

Di recente abbiamo notato diversi articoli sull’argomento da parte di primarie testate giornalistiche, anche un recente articolo del Sole 24 Ore del 20 agosto scorso, da cui si evince un preoccupante rapido ampliamento dei rischi legati ai cybercrime, ossia delle richieste di “riscatto” dei propri dati cibernetici ( ad esempio Enel e Campari rispettivamente hanno ricevuto in passato richieste in tal senso per 14/15 Milioni di dollari mentre è sotto gli occhi di tutti il recente “assalto” alla rete Internet della Regione Lazio ).

La pandemia (e il conseguente smart working) ha aumentato i punti di possibile accesso dei cyber criminali ai sistemi delle aziende, con ciò esponendo le medesime sempre di più al rischio quotidiano di vedersi bloccata tutta l’attività. Quello che peraltro si ignora sono invece quei cyber attacchi che non “cubano” richieste risarcitorie importanti ma che sottraggono ai pagamenti bancari on-line importi che vanno dai 500 Euro ai 10/15.000 Euro, che già di per sé fanno male qualora non vengano addirittura moltiplicati per molti casi all’anno! Commenta l’Avv. Dusi, esperto nel settore, che al momento si sta sviluppando una possibilità di maggior tutela delle aziende che vendono e che non vogliono rischiare il mancato pagamento per attacchi di questo tipo al proprio sistema (o al sistema del loro acquirente) che prevede nelle Condizioni Generali di Vendita un obbligo di saldo da parte dell’acquirente, correlato all’obbligo di invio di copia dell’ordine di bonifico. Per fare ciò è necessario mettere mano alle “Condizioni Generali di Vendita” che ogni azienda ha (o dovrebbe avere), anche a maggior tutela del proprio cash flow, ma anche di altri elementi nei rapporti contrattuali con i propri clienti finali (per tutti foro competente, legge applicabile ed eventuale regolamentazione dei casi di forza maggiore); Condizioni Generali di Vendita che ancora oggi, troppo spesso, le aziende non tengono in dovuta considerazione. In tema di tutela tecnica delle proprie reti si è già più volte discusso; a ruota segue la discussione sulle possibili coperture assicurative che ancora oggi in Italia sono purtroppo ancora poco usufruite e poco note. Inizia però sempre ad essere più sentita la necessità di dotarsi di idonee coperture assicurative che, fortunatamente, vedono un mercato in pieno sviluppo con primarie Compagnie, italiane e straniere, che cercano di ottimizzare e migliorare le condizioni assicurative da proporre alla clientela di enti pubblici e privati. Come nel privato anche nel settore delle Pubbliche Amministrazioni si stanno attivando con più frequenza assicurazioni CyberCrime ma rispetto alle medie europee siamo ancora distanti.  ME IN AUMENTO

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