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Maurizio De Giovanni: «Altro che commissario Ricciardi, io somiglio al  brigadiere Maione» - iO Donna

di CLEMENTINA LEONE
"La storia è madre della verità, emula del tempo, depositaria delle azioni, testimone del passato, esempio e annuncio del presente, avvertimento per il futuro", diceva "Miguel de Cervantes", e lunedì 25 gennaio su Rai1, in prima serata con la prima puntata del commissario Ricciardi , tratto dai libri di Maurizio De Giovanni, con Lino Guanciale nei panni del protagonista,  faremo proprio un tuffo nel passato nella Napoli degli anni 30.

Non è stato per niente facile, ha dichiarato il regista Alessandro D'Alatri, ricostruire Napoli a Taranto che è una città borbonica, e sempre lo stesso,  ha continuato dicendo: oltre alle due splendide città in oggetto e  a tutto il resto, mi sono innamorato, e spero lo faccia anche il pubblico, di Ricciardi, un personaggio nato si  dalla meravigliosa penna di Maurizio De Giivanni, ma diventato piano piano durante le riprese, un amico che mi ha preso non solo per mano , ma è anche riuscito a toccare le corde del mio animo. Inoltre, tutti quelli che seguiranno la serie, scopriranno che il protagonista ha un dono ereditato dalla madre che nessuno conosce, ed è quello di riuscire a  raccogliere gli ultimi pensieri delle vittime di una morte violenta. Peculiarità che se da un lato è utile nelle indagini, dall'altro essendo una persona sensibile, lo tormenterà come uomo, perchè troverà pace  solo quando riescirà a risolvere un caso. "Il suo sguardo sul mondo, unito ad altri misteri e sorprese,  saranno la chiave di tutto". Ma non finisce qui, al resto, non solo si unirà il fascismo che farà da sfondo, e nei confronti  del quale si sentirà l’opposizione  attraverso il dottor Modo (Enrico Ianniello), ma anche il racconto da parte di De Giovanni di tutte le classi sociali. Come "Mina Settembre",  l'altra fiction di Rai 1 di grande successo,  anche "Ricciardi" siamo sicuri riuscirà a conquistare un posto importante nella testa e nei cuori di tutti i telespettatori,  visto che è un lavoro di qualità,  dove insieme alla magistrale bravura non solo attoriale e di tutto il gruppo di lavoro, c'è anche un pezzo di storia raccontata in maniera fantastica per sottolineare alcuni messaggi e passaggi chiave, che ci hanno aiutato ad essere quello che siamo oggi. In poche parole, con "Natale in casa Cupiello", trasmesso il mese scorso,  e le due nuove fiction citate precedentemente,  Rai1 promotrice di una tv di qualità per tutte le età,  al contrario di alcuni programmi spazzatura su altre reti, dove vengono costruite storie a tavolino, la cultura viene messa in secondo piano,  i giovani considerati solo come pedine senza cervello ecc ..., porterà nuovamente in prima serata su Rai1,  la letteratura contemporanea . 

 
 
 

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