Ricette veloci per San Valentino

di CLEMENTINA LEONE

L’amore è uno dei sentimenti più belli e complessi provati dall’essere umano. Questo è evidenziato dal numero di concettualizzazioni che sono state fatte attorno ad esso da specialisti, psicologi, sociologi, biologi e tanti  altri.

La domanda comunque quando trattiamo questo tema, continua ad essere sempre la stessa: perché ci innamoriamo? La risposta è una storia infinita che attraversa più piani culturali: difatti, come abbiamo già evidenziato precedentemente, in tanti hanno cercato nel corso dei secoli di dare una spiegazione a questa emozione così travolgente, ma ancora nessuno è riuscito trovare una risposta esaustiva. "Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce", scriveva Pascal. Ma siamo sicuri che sia davvero così? In realtà la ragione, o meglio la nostra testa, è molto più coinvolta nell’innamoramento di quanto abbiamo sempre pensato. Da anni infatti, le neuroscienze stanno cercando di indagare il funzionamento di quello che è senza dubbio l’organo più affascinante, misterioso e complesso del nostro corpo, il cervello appunto, al quale lo scorso anno è stato dedicato persino un Festival.  Se camminiamo in un prato d’estate e vediamo un movimento nell’erba siamo pronti a fuggire, bastano 6 millisecondi per scappare se si tratta di un serpente o per rilassarsi se si tratta invece del nostro cane. Ebbene, lo stesso vale per l’innamoramento. Servono sei millisecondi per innamorarsi e altri sei per capire che sta succedendo: vediamo una persona che ci colpisce,  in sei millisecondi siamo pronti alla fuga o all’attacco, e sei millisecondi dopo, la corteccia prefrontale ci dice “di scappare” o “rilassarci”. Si tratta di processi sottocorticali che spiegano anche la bellezza dell’innamoramento che, può essere definito come una "paura senza paura". Alla luce di queste scoperte dunque, si può ancora parlare della contrapposizione romantica tra ragione e sentimento?  «In realtà quando ci innamoriamo mettiamo in connessione il cervello con tutti i nostri organi, possiamo dire quindi che, il cuore dell’amore è il cervello. Forse è anche per questo, che ogni 14 febbraio comunque, lo festeggiamo in ogni parte del mondo con innamorati che si regalano qualcosa per sancire di nuovo il loro amore. Ma chi è San Valentino? Buona parte della sua storia è un mistero. Si sa che da secoli febbraio è ritenuto il mese del romanticismo. Per antica tradizione pagana. Il mese della rinascita, quando l'inverno volge al termine e la terra si risveglia. Ma San Valentino è il nome di un personaggio storico. Ce ne sono almeno tre di santi con quel nome nella Chiesa Cattolica. Tutti e tre sono martiri. Quello che festeggiamo comunque è probabilmente il Santo al quale nel 496 papa Gelasio I dedicò il 14 febbraio come festa personale.  Allora non era il Santo dell'amore. Non in senso romantico. Quello è avvenuto con buona certezza circa un millennio dopo. Infatti, la leggenda vuole che Valentino fosse un sacerdote vissuto durante il terzo secolo a Roma. In quel periodo l'imperatore Claudio II°, decise che la guerra non fosse affare da ammogliati e che i single fossero più adatti alla stessa perché privi di legami. Risultato, abolì il matrimonio e i fidanzamenti per i ragazzi in età di leva. Un'idea che non piacque a Valentino, battagliero sacerdote cristiano che si oppose e ne celebrò uno, un 14 febbraio. Claudio lo scoprì, e lo condannò a morte.  Altre storie suggeriscono che Valentino potrebbe essere stato ucciso per aver tentato di aiutare i cristiani a fuggire dai carceri dei romani, dove venivano picchiati e torturati. Un'altra ancora racconta di un Valentino imprigionato da giovane e che, innamoratosi della figlia del suo carceriere, le inviò un biglietto d'amore prima di essere condannato a morte: "Dal tuo Valentino", espressione ancora in uso. Leggende che lo hanno reso uno dei Santi più popolari nei secoli, soprattutto in Francia e Inghilterra e in altre parti del mondo. Queste come tante altre, sono tutte tradizioni belle che, come in questo caso ci ricordano di sottolineare l'importanza dell'amore che comprende anche il bene, la stima, il rispetto, la sensibilità, l'umiltà, la solidarietà ogni attimo della nostra vita, perché, nonostante tutto, sono ancora le belle emozioni a continuare ad essere il motore che fa muovere nel verso giusto il mondo.