Non è costui il figlio del falegname? Da dove gli vengono allora tutte  queste cose? + Dal Vangelo secondo Matteo 13,54-58 - Unità Pastorale San  Salvaro | Diocesi di Verona

IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO -  Lc 4, 21-30 In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?».

Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

Commento di don Gigi Pini

Roba da pazzi! Diamo credito a tutti, a quasi tutti...a Lui, No. Chi sarà mai questo qui? Chi si crede di essere? E’ il figlio di Giuseppe... o no? E' il figlio del falegname di Nazareth... o no? E allora! Fosse almeno il figlio del governatore, del capo della sinagoga, di un ricco industriale, di un attore, di un politico, di un cantante; insomma, fosse almeno figlio di un potente o, in ogni caso, di un personaggio famoso! Invece no! E’ uno qualsiasi. Bocciato, “segato”. Niente credito ad uno così. La gente allora lo butta fuori senza tante storie e vorrebbero anche farla finita con Lui, per sempre: così impara! Lui, il Figlio del falegname di Nazareth:
- è sempre quello di domenica scorsa, - è sempre quello che ha “lasciato tutto”, ha lasciato il suo Paradiso per farsi Uno di noi e darci la Luce e il Fuoco dei risorti, per darci prospettive serie e concrete di Vita...- Lui continua ad essere quello che ci vuole ridare il coraggio dell’àmare fino alla fine e che lotta, come nessuno mai ha fatto, contro la sofferenza, il dolore, la malattia, la paura.
- Lui è quello che è venuto per sfidare la morte in un duello decisivo e... vincerà Lui.
- Lui continua ad essere quello che ci ha regalato la vita oltre il buio della morte ed è sempre Lui che ci regala la sua Parola e si è fatto Pane per aiutarci a vivere bene la vita, ma viverla adesso. Eppure uno così va buttato fuori, va eliminato.
Roba da pazzi. Se non stiamo attenti rischiamo anche noi di dare credito al primo venditore di passaggio o al "burattinaio" di turno. Se non stiamo attenti rischiamo anche noi di fidarci di più delle pubblicità che di una vita concreta come la Sua. Se non stiamo attenti rischiamo di dare credito agli sconti sulla fatica e ai saldi sulle regole o ai mutui agevolati sulle responsabilità...Non sarà facile, ma io dico che a Lui, ad uno come Lui, vale la pena di dare credito, e tanto! Ci capiterà ancora di andare in crisi, di "dubitare", di pensare che "andava meglio quando andava peggio", ci capiterà ancora di "volerlo sbattere fuori" dalla nostra vita perché ci sembra un Dio impossibile e riduttivo...Mettiamoci in testa che non sarà facile, ma tornerà ancora la domenica e noi saremo con Lui, per riprenderci il coraggio e la voglia di vivere sul serio. Buona vita allora. Un grande abbraccio.