Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

Stampa
Visite: 1215

Dante è tornato ed è un teenager: chi "manderanno all'inferno" gli  studenti? - Tgcom24

di CLEMENTINA LEONE

«E quindi uscimmo a riveder le stelle». Tra i versi passati alla memoria collettiva, questi “dell’ explicit ” dell’Inferno  di Dante,  che tranquillamente possiamo definire poesia pura, promuovono in maniera magistrale, non solo la bellezza, la verità e la sensibilità, ma anche la speranza che tutto presto si risolverà.

Difatti, il fine della Divina Commediaè proprio  quello di «Removere viventes in hac vita de statu miserie et perducere ad statum felicitatis» (Lettera a Cangrande della Scala) cioè  rimuovere noi viventi, finché siamo in vita, dalla condizione di miseria, di peccato, di tristezza, e di accompagnarci alla felicità e alla beatitudine.L’opera  è stata, quindi, scritta  affinchè  potessimo  intraprendere il viaggio verso la felicità e la salvezza eterna. Inoltre, nonostante il poema dantesco descriva un viaggio nell’aldilà, in ogni verso il Sommo Poeta ci rivela l’al di qua, l’uomo e la vita di tutti i giorni con la potenza e la capacità di comunicazione a sua disposizione. «Non fa scienza, sanza lo ritener, l’avere inteso» (Paradiso V, 41-2): “niente vale imparare, se non si tiene a mente”, e i giovani, che sono i costruttori del nuovo mondo, hanno bisogno di conoscere per non dimenticare  l’importanza della storia, visto che la stessa è la base delle loro radici. Sicuramente, è anche per  questo che chiedono a gran voce di superare il disorientamento e la perdita di valori di riferimento. Dante quindi, è importante anche per questo, visto che sollecita l’uomo ad avere fiducia nelle proprie forze e a non cedere alla tentazione di retrocedere o di farsi fagocitare dagli idola esterni. Oltre a quanto già detto, grazie  alla ricchezza dei contenuti e degli stimoli offerti dalla sua opera, emblematica come indagine complessiva sul sapere umano, sull’importanza e potenza del linguaggio, è anche un  punto di partenza per una riflessione sulla lingua italiana: l’opera di Dante ha avuto una funzione determinante per il suo costituirsi, per la sua rapida diffusione in Italia e per il permanere dei suoi caratteri fino ad oggi. Dante Alighieri e la “Commedia” in tutto il mondo rappresentano l’Italia. Non esiste nessun altro personaggio italiano e nessuna altra opera che abbia suscitato e susciti più rispetto e interesse a livello culturale. È noto inoltre, come la letteratura di qualità sia un eccellente catalizzatore per il pensiero creativo e critico per stimolare gli studenti a porsi delle domande, a sognare e ad immaginare. Si proprio così, sognare, immaginare e amare, visto che ogni cantica di Dante, si conclude con la parola stelle, per indicare l’imperituro contato con la forza eterna dell’Amore comune ad ogni essere vivente. Tutto è amore, per questo, invece di lasciare sugli scaffali impolverati i libri che parlano di Dante e non solo, diamo agli stessi ancora la possibilità di poterci raccontare i traviamenti dell’uomo di sempre che si può smarrire, come ci ha raccontato il Sommo Poeta, ma che sa andare avanti, un passo dopo l’altro, una conquista dopo l’altra, fino a ritrovarsi.

 

Autenticati