Al Nostos Teatro in scena "Mimì e le ragazze della pallavolo. Laddove Mimì  sta per Domenico" - ècampania

Domenica 8 maggio alle 19 va in scena al Nostos Teatro “Mimì e le ragazze della pallavolo. Laddove Mimì sta per Domenico” di Sara Sole Notarbartolo, ispirato alla storia vera di Tiffany Pereira de Abreu, pallavolista transessuale.

La storia della protagonista dello spettacolo, Mimì, pallavolista con il mito di Mimì Ayuhara, richiama quella della campionessa brasiliana, arrivata nella squadra femminile del Golem Palmi nel 2017 e attualmente militante nella serie A in Brasile. Tiffany è una pallavolista transessuale, nata uomo, con il nome di Rodrigo. 

“La nostra Mimì, interpretata dall’eccezionale attrice e cantante Fabiana Russo, è il piccolo Domenico Carrarmarto, nato nella provincia di Napoli, con un grande talento per la pallavolo e la certezza di non essere nel corpo giusto – spiega la regista e autrice -. La battaglia che Domenico, detto Mimì, ingaggia è quella contro il terrore di affrontare un cambiamento che sente indispensabile e che potrebbe fargli perdere gli affetti familiari, la stima conquistata nella sua professione e, in pratica, tutto quello ha costruito.  Questa storia è nata grazie a interviste con persone che hanno vissuto sulla propria pelle la battaglia per i diritti LGBT nello sport e in tanti ambiti della vita e del lavoro”.

“Molte persone hanno cercato di farmi smettere di giocare – ha dichiarato Tiffany De Abreu -. Se potessi tornare a parlare con la me di dieci anni fa, le direi: ‘vai avanti senza paura perché, anche se ancora non lo sai, sei una vincitrice’. Grazie per questo spettacolo, sono certa che potrà aiutare molte persone”.

Paolo Valerio, docente di psicologia clinica all'Università Federico II, nonché presidente dell'Osservatorio Nazionale Identità di Genere e della Fondazione Genere Identità Cultura, ha aggiunto in merito allo spettacolo: “Il lavoro, scritto e diretto da Sara Sole Notarbartolo e portato in scena dalla bravissima Fabiana Russo, ha meritato i lunghi applausi del pubblico e andrebbe portato nelle scuole e visto da tutti quelli che sono interessati a conoscere meglio il mondo transgender e a sfatare gli stereotipi e i pregiudizi che lo circondano”.