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Già da qualche anno il longevo festival cinematografico Salerno in CortoCircuito ha introdotto il Premio “Marta Naddei”, intitolato alla giovane giornalista de “L’Ora” scomparsa tragicamente nel Dicembre 2019, assegnato da una Giuria di giornalisti salernitani al lavoro audiovisivo che più degli altri lavori in gara sa raccontare e trasmettere i messaggi sociali.


L’edizione appena conclusa ha visto assegnare il prestigioso riconoscimento al cortometraggio Marianna, prodotto dalla Vitruvio Entertainment, co-prodotto da Nova Civitas Soc. Coop., e nato da un progetto di sensibilizzazione dell’Associazione Salute e Vita, in collaborazione con il CSV-Sodalis di Salerno.
La storia, liberamente ispirata al caso delle Fonderie Pisano di Salerno, racconta un mondo distopico in cui l'industria e il profitto hanno avuto la meglio sull'etica. La giovane artista, che tutti chiamano Marianna, innesca una rivolta attraverso i suoi murales. A nulla servono la propaganda che la etichetta come eco-terrorista e la sua cattura.
La storia è narrata con voluta crudezza, atta a rendere giustizia al dramma vissuto da famiglie e operai, costretti a lottare spesso contro istituzioni inadempienti. Marianna, pone l’attenzione su tre aspetti: l’importanza della partecipazione della cittadinanza, la potenza della denuncia, l’efficacia dell’arte come mezzo di sensibilizzazione ed espressione di drammi vissuti.

“Questo riconoscimento ci inorgoglisce”, racconta Davide Bottiglieri, sceneggiatore e produttore dell’opera, “perché significa che il messaggio di denuncia è stato veicolato nel modo giusto. Abbiamo avuto tanti riconoscimenti e tutti consegnati da operatori del mondo del cinema. Questo, tra l’altro intitolato a una grande professionista salernitana, ci viene assegnato da giornalisti che ogni giorno si sporcano le mani sul campo e rispettano ogni giorno la grande responsabilità che porta con sé il loro lavoro. Ne siamo felicissimi.”

“È un orgoglio ricevere questo premio.”, aggiunge Lorenzo Forte, presidente dell’Associazione Salute e Vita, “Sebbene Marianna racconti una storia inventata, di finzione, è comunque ispirata ai drammi che si vivono nella Valle dell’Irno. Proprio pochi giorni fa siamo stati a Barcellona, in finale in un altro festival, dove abbiamo raccontato il disastro che continua a perpetrarsi nella nostra città. Attraverso Marianna continuiamo a fare denuncia, a raccontare. Posso solo dirmi orgoglioso di aver ricevuto questo premio, che valuto il più bello tra quelli assegnati dal Salerno in CortoCircuito, perché dedicato alla memoria di una grandissima professionista che davvero conosceva il significato di essere giornalisti. Con Andrea Pellegrino ha portato avanti un’inchiesta importante, smascherando la rete tentacolare che De Luca ha sulla città. Sempre con Andrea Pellegrino, Marta ha fondato il giornale L’Ora, ha saputo esprimere sempre la sua grande sensibilità. Ci ha lasciati in circostanze ambigue, che rappresentano per noi ancora una ferita aperta. Sento che, attraverso questo premio, è come se ci fosse ancora la guida di Marta verso le azioni di denuncia.”

Conclude Gianluca De Martino, direttore artistico del Festival: “Siamo molto felici di questa edizione, per i numerosi temi sociali toccati e per la dedica ad Antonino Masilotti. C’è stata una grande partecipazione anche nelle varie giurie, che voglio ringraziare. Non posso che essere d’accordo con il Premio Marta Naddei, votato all’unanimità, perché quest’anno più che mai il cortometraggio inquadra il pensiero di Marta. I corti premiati, quelli menzionati, ma anche gli altri faranno sicuramente strada anche in altri festival”

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