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Trio Musikanten in concerto giovedì 29 alla Chiesa di San Giorgio con un  evento dedicato ai Beatles per Salerno Classica. — Gazzetta di Salerno

Giovedì 29 dicembre, alle ore 20,30, l’Associazione Gestione Musica offre un suggestivo candle-concert nella chiesa di San Giorgio che vedrà protagonista il trio Musikanten con un progetto dedicato ai Beatles.

l’Associazione Gestione Musica, guidata dal cellista Francesco D’Arcangelo, che la porta a spaziare tra i diversi generi musicali e prestigiosi ospiti, puntando a recuperare i valori della musica in un’ottica di dinamicità, innovazione, esperienza e dialogo, che ha portato la direzione ad ottenere il finanziamento dal Fondo unico per lo Spettacolo per un triennio andrà a chiudere questo 2022 con un candle concert, dedicato ai Beatles. si svolgerà giovedì 29 dicembre nella Chiesa di San Giorgio alle ore 20,30, e saluterà protagonista il Trio Musikanten ,

If the Beatles had been impressionists è il titolo dell’ultimo progetto del compositore salernitano Roberto Marino in collaborazione con il “Trio Musikanten” che ne è stato l’ideatore e il commissionatore, si tratta di una serie di brani molto noti dei Beatles completamente riarrangiati e riuniti in un cd uscito da poco e già in vendita nei negozi specializzati e disponibile sulle piattaforme più note (spotify etc…), che verranno eseguiti nell’ambito della rassegna Salerno Classica. L’idea di questo progetto nasce dalla collaborazione del compositore salernitano con il Trio Musikanten formato da Raffaello Galibardi (violino) Roberto Vecchio (violoncello) Guido Carpentiere (Pianoforte). La formazione, nasce a marzo del 2012 dalla volontà di tre musicisti, provenienti da esperienze musicali diverse, ma uniti dalla stessa voglia di fare musica e come già accennato, da un’amicizia più che ventennale. Tutti e tre i componenti sono docenti nelle Scuole Secondarie di primo grado ad indirizzo musicale della provincia di Salerno. Sia il M°Raffaello Galibardi (violino) che il M°Roberto Vecchio (Violoncello) hanno alle spalle una lunga carriera concertistica, in Italia e all’estero, sia di tipo solistico che come membri di prestigiose formazioni orchestrali, con le quali hanno anche partecipato a numerose incisioni discografiche. Il M°Guido Carpentiere invece ha all’attivo come solista, numerosi concerti in ambito nazionale, alternati ad un’ intensa attività come maestro accompagnatore presso i Consevatori di Salerno e Avellino e a collaborazioni con importanti gruppi di musica da camera e orchestrali. Roberto Marino ha collaborato come compositore con importanti concertisti internazionali come Anna Stepanova (Ucraina) Vladimir Ustianzev (Russia) ed è stato membro di giuria del concorso internazionale “Golden Saxophone of Odessa”, ha inoltre scritto la colonna sonora del film “La sorpresa” di Otello Cenci, ha all’attivo 4 cd (incluso questo suo ultimo lavoro), è impegnato tutt’ora nella divulgazione delle “canzoni di Pasolini” sia come arrangiatore che come compositore di brani originali su testi del poeta, collaborando con Aisha Cerami e Nuccio Siano, si è esibito con queste all’auditorium di Santa Cecilia in Roma nella sala Petrassi e al teatro Vascello. Collabora come orchestratore con il pianista Maurizio Mastrini. I brani di questa raccolta, come il titolo preannuncia, sono stati trattati con arrangiamenti originali che prendono spunto da stili classici del primo Novecento, un sottile humour è mescolato con l’impiego di armonie raffinate e citazioni sia colte che prese a prestito dal rock progressive, e da svariati generi musicali, come tanti “esercizi di stile”. “I Beatles sono stati, come immagino per molti – ha dichiarato il M° Roberto Marino – il mito della mia infanzia e della mia adolescenza, tanti brani, dopo decine di anni dal loro scioglimento, fanno ancora parte del mio bagaglio culturale. In questi arrangiamenti ho cercato di realizzare una sintesi tra le tante cose che musicalmente amo e ho amato (stili di musica, humour, tecniche compositive) e la loro musica. Per me è stata un’occasione per omaggiare sia i “Fab Four”, sia gli autori che ammiro, unendoli tra le note”.

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