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25 novembre, da un amore tossico al femminicidio: come si ferma la  violenza? - La voce del Trentino

L’ennesimo femminicidio, stamattina a Pontecagnano-Faiano, ai danni di una giovane donna che paga il peggior scotto, quello della morte per mano del suo ex, solo per aver interrotto otto mesi fa la relazione d’amore con il proprio assassino.

Il contrasto alla violenza di genere deve partire dalla ferma volontà di ostacolare la diffusione di una cultura delle differenze, soprattutto tra le giovani generazioni. Eliminare pregiudizi e superare modelli stereotipati dei ruoli è fondamentale per tentare di promuovere efficacemente azioni mirate al cambiamento socio-culturale. Purtroppo la violenza contro le donne ancora oggi continua ad assumere proporzioni inquietanti, anche a causa di un non adeguato intervento in tema di servizi sociali, di educazione scolastica, di prevenzione, di diffusione di un atteggiamento culturale diverso, che contrasti abitudini antiquate ormai inaccettabili”. Lo dichiara il Questore della Camera e deputato campano di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli. “La certezza della pena per chi commette questo tipo di reato sarebbe già di per sé un efficacissimo deterrente, piuttosto che continuare ad introdurre aggravanti, aumentare le pene, cercando appunto di compensare lo sbriciolamento della certezza della pena”, conclude Cirielli.

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