Dante, Letture classensi al via in modalità on line

servizio di CLEMENTINA LEONE

Il primo mese del 2021 è quasi giunto al termine, e alcune incertezze lasciate da quello precedente, continuano ad essere presenti. Molte sono ancora legate alla pandemia del Covid19, ai vaccini e alla tenuta dell’economia e della stabilità sociale. Ma non finisce qui, per quanto riguarda la politica internazionale, dal 1° dicembre scorso e fino al 30 novembre 2021 il nostro Paese svolgerà un ruolo preminente per quanto riguarda il G20, e ospiterà a Roma il prossimo 30 e 31 ottobre il vertice conclusivo. 

Ovviamente, non solo in quello politico e sociale, il 2021 si preannuncia un anno importante anche in ambito culturale. Difatti, nei prossimi mesi saranno ricordati con tante iniziative, alcuni anniversari importanti, che ci aiuteranno a capire meglio la nostra amata Italia . Questi sono: ‘’i 700 anni della morte di Dante (settembre 1321), e quello diNapoleone Bonaparte, l’imperatore dei francesi, ineguagliabile condottiero, malinconicamente morto il 5 maggio 1821, avvelenato, a Sant’Elena, isola sperduta nel bel mezzo dell’oceano Atlantico’’.Napoleone di origini italiane, nacque in Corsica nel 1769 ma l'isola, dove la lingua più parlata era ancora l'italiano, fu ceduta dalla Repubblica di Genova alla Francia nel 1768, poco più di un anno prima che il futuro imperatore venisse al mondo.Alcuni alunni del Liceo ‘’Bonaventura Rescigno’’ di Roccapiemonte in provincia di Salerno, diretto dall’amante della cultura in tutte le sue forme la dr.ssa ‘’Rossella De Luca’’, che stanno seguendo un corso di approfondimento su Dante ‘’IERI, OGGI EDOMANI’’, attraverso l’analisi del canto dell’inferno di Dante dedicato agli ‘’IGNAVI’’, hanno provato a scrivere piccoli articoli contenenti spunti di riflessione attuali. A seguire alcuni piccoli pezzi. Flavia Giordano ‘’CONFRONTO TRA IGNAVI DANTESCHI E QUELLI ODIERNI’’ . Le figure degli Ignavi sono citate nel terzo canto dell’“Inferno” dantesco; essi vengono rappresentati come le anime di coloro che, nella vita terrena non seppero mai prendere una posizione, e proprio per questo, vennero disprezzati da Dante Alighieri. L’ignavia è un fenomeno che non è scomparso; purtroppo al giorno d’oggi continuano ad esistere molte persone appartenenti a questa categoria, di cui la maggior parte non ha personalità e proprio per questo non riesce a prendere posizione, e credo che esse non potranno mai sparire del tutto, poiché, come la storia ci insegna, l’animo umano cambia poco nel corso dei secoli. Angelo Di Filippo ‘’GLI IGNAVI DA DANTE AD OGGI’’. Gli ignavi di oggi, sono coloro che si rifiutano di votare o che non hanno mai partecipato a uno sciopero, oppure i colleghi che fingono di essere pronti a sostenerci con il capo ufficio, ma che all’atto pratico, usando una metafora, come gli ‘’struzzi, nascondono la testa sotto la sabbia’’ ecc... Purtroppo sono tanti, sono il popolo dell’ incertezza. Questo è un peccato, perché è solo dalle differenze che può nascere il confronto che equivale alla crescita del ‘’nostro io’’. Immacolata Fimiani ‘’GLI IGNAVI: IL PECCATO DI CHI CORRE DIETRO UNA NON -BANDIERA’’. Di certo Dante non lo fu e forse è proprio questo uno dei motivi principali per ammirarlo. Non ebbe timore né di portare avanti la propria dottrina politica né tanto meno di compiere scelte come quelle di collocare all'interno dell’Inferno personaggi illustri o addirittura ancora in vita.Ecco forse questo è il vero motivo per cui l'autore Dante attraverso Virgilio esclama:" Non ragioniamo di loro, ma guarda e passa". Un grande insegnamento di vita che possiamo tranquillamente riassumere in questo modo: non prestiamo