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File:Logo di Sinistra Italiana Rosso Bianco.jpg - WikipediaCon l’avvicinarsi dell’estate e l’allentamento delle limitazioni dettate dall’epidemia del Coronavirus, abbiamo ritenuto opportuno sollecitare l’Amministrazione Comunale di Pontecagnano di rendere accessibili e fruibili le spiagge libere della nostra fascia costiera. La fascia costiera del nostro Comune si estende per circa 7 chilometri tra il fiume Picentino e il fiume Tusciano. Nonostante che più della metà della spiaggia sia stato data in concessione da decenni, resta ancora libera per cira 3 chilometri con una estensione di circa 80.000 metri quadri.

Purtroppo molta di essa non solo è abbandonata a se stessa, salvo una pulizia annuale neanche fatta ovunque, ma presenta oggettive limitazioni di accesso e di fruibilità. Infatti La mancanza di parcheggi e la presenza di vergognose barriere architettoniche penalizzano soprattutto, per non dire solo, le fasce più deboli della popolazione, siano esse famiglie disagiate che non possono permettersi di pagare l’accesso agli stabilimenti balneari che persone diversamente abili. Questo problema si sarebbe dovuto risolvere già da tempo, visto lo slogan del cambiamento che ha caretterizzato l’attuale amministrazione, ma purtroppo non è così. Ricordiamo che le spiagge al pari di altre aree pubbliche, come i parchi, sono un bene comune che rappresentano un luogo di socializzazione e di svago tese ad ottenere un alto indice della qualità della vita e che possono e devono essere godute gratuitamente dai tutti i cittadini, nessuno escluso. Purtroppo il Governatore De Luca ha pensato bene di paventare addirittura la chiusura delle spiagge libere ma non di quelle in concessione, e quindi degli stabilimenti balneari, attraverso un articolo apparso su il Mattino del 16 aprile scorso, sucitando la nostra netta contrarietà e soprattutto non poche perplessità nei cittadini. Ovviamente l’accesso alle spiagge libere come per quelle in concessione in un regime di distanziamento socale dovrà esssere regolamentato ma chiudere le spiagge libere lasciando aperte solo quelle in concessione a pagamento sarebbe un schiaffo alle fascie più deboli della società.Noi non solo siamo contrari a questa chiusra ma riteniamo che il nostro Comune debba farsi promotore della realizzazione e gestione dei servizi minimi e di accessibilità per tutte le spiagge libere del nosto territorio garantendo il loro utilizzo gratuito a vantaggio di tutti i cittadini soprattutto a partire dai diversamente abili. La fine delle limitazioni dettate dall’epidemia di Coronavirus e l’avvicnarsi dell’estate accentuano ancora di più l’esigenza di accesso ad aree pubbliche ampie come le spiagge dove poter mantenere un sufficiente distanziamento sociale. Secondo il nostro avviso è compito dell’aministrazione prendere le necessarie e urgenti iniziative per assecondare questa esigenza a partire dalle face deboli. A tal proposito, la Regione Campania ha sentito la necessità di intervenire in tal senso prevedendo con l’art.18 del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2020-2022 ha previsto ben 300.000 € per la progettazione e l'analisi di fattibilità di interventi volti a migliorare l'accessibilità ai tratti di litoale, da parte dei Comuni costieri, nonché la dotazione di servizi minimi sulle spiagge libere, quali servizi igienico-sanitari e punti di erogazione d'acqua potabile.

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