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“Aprite le vostre finestre ed esponete uno striscione per Giulio Regeni, un atto necessario ora più che mai. Ai sindaci d’Italia chiediamo: diventiamo migliaia per ribadire che ad ogni repressione della libertà seguirà sempre un’azione di resistenza, sorprendeteci con questo gesto”. 

Commenta così Davide Trezza coordinatore nazionale di Potere al Popolo l’iniziativa svoltasi questa mattina a Cava de’ Tirreni che ha visto coinvolti decine di attivisti di Spazio Pueblo, Potere al Popolo in adesione alla campagna di Amnesty International, con il sostegno del Comune, per l’esposizione a Palazzo di Città di uno striscione dedicato alla memoria di Giulio Regeni, ricercatore assassinato in Egitto ormai tre anni fa. In questo periodo nessuna reale responsabilità è stata ancora accertata né sui mandanti né sugli esecutori materiali dell’atroce delitto.

Quel maledetto 25 gennaio 2016 quando al Cairo veniva fatto sparire Regeni, gli attivisti ricordavano il primo giorno della rivoluzione egiziana del 25 gennaio 2011. L’Egitto ormai risucchiato dall’oppressione della dittatura, chiedeva pane e libertà proprio come l’Italia oggi. Proprio dal Cairo arriva il messaggio di fratellanza che porta la firma simbolica del popolo egiziano attraverso le parole di Salvatore Senatore che per Spazio Pueblo è responsabile delle relazioni internazionali, migranti e integrazione. Appena tornato da un viaggio-studio al Cairo dove ha studiato lingua araba porta la testimonianza del popolo egiziano che esprime vicinanza per questo dolore all’Italia tutta. “I cairoti – dicono – non sono responsabili di questa morte e mai nella storia dell’Egitto un governo si è dimostrato così ostile”.

 

nella foto da sinistra verso destra: il responsabile di Amnesty agro nocerino-sarnese Mario Gallo, l’assessore del Comune di Cava de’ Tirreni Nunzio Senatore, il responsabile di Spazio PuebloSalvatore Senatore, il coordinatore nazionale di Potere al Popolo Davide Trezza, militanti di Spazio PuebloAmnesty International e Potere al Popolo

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