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Vivono in 8 in un appartamento nell’ex mattatoio di Nocera Inferiore, in via Luigi Petrosino. Nella casa, assegnatagli nel 2008, abitano tutti insieme da più di dieci anni. La signora Annamaria con i suoi 80 anni compiuti e la sua misera pensione di 450 euro al mese, mantiene anche la figlia Clorinda e i suoi sei figli, 4 minori e due maggiorenni.

Ma il Comune non vuole lasciare più tempo alla famiglia Battipaglia e ha emesso il provvedimento di sfratto immediato. Più volte a detta della signora, gli assistenti sociali minacciano di collocare i bambini in casa famiglia e separarli dalla madre ponendo come unica condizione alternativa una cifra di circa cinquemila euro per liberare l’appartamento.

Questa mattina Potere al Popolo ha appreso la notizia ed ha affiancato la famiglia con i suoi militanti per trovare un accordo con il comune ed evitare che una storia di povertà si trasformi in una tragedia ancora più grande. “Siamo contrari al provvedimento di sfratto e alle condizioni poste senza che sia stato previsto un percorso concreto di emancipazione dalla loro condizione di sofferenza – dichiara Gerardo Ragosa militante di Potere al Popolo Salerno – Chiediamo che venga individuato un alloggio per tutti i componenti della famiglia e che si provveda a favorire il reinserimento lavorativo di almeno uno degli adulti presenti nel nucleo. Riteniamo inoltre pratica crudele e inappropriata al caso, l’eventuale separazione della madre dai bambini. Abbiamo dialogato con il Sindaco a cui è stato chiesto un tavolo di discussione perché si giunga ad una soluzione condivisa che non causi sofferenze gratuite a nove persone già schiacciate dalla povertà. Potere al Popolo si batte per il diritto alla casa per tutte e tutti”.

“In provincia di Salerno secondo i dati del 2017 sono oltre 600 i provvedimenti di sfratto emessi, oltre 200 solo a Salerno città - dichiara Davide Trezza del coordinamento nazionale di Potere al Popolo in forza a Pap Salerno – Cacciare le persone dalle case non è la soluzione. E’ necessario un piano straordinario per la messa a disposizione di un milione di alloggi sociali in dieci anni attraverso il prioritario riutilizzo del patrimonio esistente”.

Secondo i dati del Ministero dell’Interno, nel 2017 in Campania sono 6.457 i provvedimenti di sfratto emessi e 7.655 le richieste di esecuzione; 2.349 sono stati già eseguiti aumentando la condizione di disagio e marginalità dei soggetti coinvolti In Italia sono 1,7 milioni di persone sono a rischio povertà abitativa e 650mila famiglie sono in attesa di alloggio popolare. E 7 milioni le case vuote.

In un Paese colpito da una crisi decennale, dove troppo spesso le imprese sono coinvolte nella rapina di fondi pubblici e nello sfruttamento dei lavoratori, con un tasso di disoccupazione drammatico, le case, le città e i servizi pubblici essenziali diventano sempre più centrali nella corsa al profitto. L’Italia in questo momento non è solo il Paese con il tasso di nuclei proprietari tra i più alti d’Europa, ma anche quello che si vede spaccato su una grande divario in termini di benessere. Se è vero, stando ai dati pubblicati dal Ministero dell'Interno, che complessivamente le sentenze sono in calo del 6,7% e le esecuzioni del 9,3%, c’è da evidenziare che al Sud la situazione è ben diversa. Le sentenze sono infatti cresciute dell’80% in Abruzzo, del 50% in Molise, del 30% in Basilicata, del 47% in Sicilia, dell'11% in Campania. Unica eccezione la Puglia, che ha segnato un -5%.