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Inaccettabile che una realtà come Salerno sia paralizzata costantemente dai lavori in corso su vari tratti di tangenziale o autostrade, rendendo impervio il transito di mezzi di ogni genere (dalle automobili agli autocarri, passando per gli autobus dei pendolari) sia a causa delle continue riduzioni della carreggiata sia per problemi legati all'inefficacia del drenaggio dell'autostrada.


Potremmo fare un ulteriore elenco infinito, lo abbiamo già fatto qualche mese fa e non vogliamo inutilmente ripeterci: va aggiunto, ai tantissimi tratti che sulla Tangenziale tanto quanto sul raccordo Salerno - Avellino e sulla Salerno - Caserta - Roma sono ancora ristretti a causa di lavori in corso di durata più o meno pari a infinito, anche il problema serissimo dell'allagamento della corsia di sorpasso del raccordo autostradale Salerno - Avellino, poco dopo l'uscita di Lancusi e dunque a pochi passi dal bivio che consente all'utenza di preselezionare le corsie per dirigersi verso la Caserta - Roma o verso Avellino. Un elemento di assoluto pericolo per i viaggiatori, costretti spesso a frenate brusche per evitare che i mezzi possano perdere aderenza con l'asfalto e creare disagi ben più gravi a causa della perdita del controllo delle vetture. Il dato è chiaro: c'è assenza di drenaggio efficace, c'è un pericolo serio per l'incolumità dei cittadini direttamente ed indirettamente coinvolti. Un ulteriore disagio per la popolazione che, tra una coda chilometrica e l'altra, si ritrova anche costretta a sperare di non vivere disagi ben più gravi a causa del mancato funzionamento del drenaggio autostradale. Il tratto in questione, tra l'altro, risulta anche con l'asciutto particolarmente più basso rispetto al resto della carreggiata, creando comunque i presupposti per laghetti artificiali che puntualmente si realizzano nei giorni di pioggia.

Una situazione che, con l'abbassamento delle temperature e con l'aumento delle piogge, risulta inaccettabile se si vuole garantire l'agibilità del percorso stradale.

Inutile soffermarsi sugli "elementi di outfit" delle strade già citate: le colate di catrame per "livellare" le strade ed evitare avvallamenti pericolosi sono ovviamente all'ordine del giorno, così come le medesime colate di catrame a seguito dei lavori (in questo caso su strade urbane) per l'installazione della fibra ottica o per l'adeguamento delle fognature, con tombini sempre più bassi rispetto al livello della strada che fanno esultare gli ammortizzatori delle auto. Ma ovviamente bisognerebbe chiedersi: se per lavori ordinari le strade restano chiuse più di un anno, quanto ci vorrebbe per realizzare lavori ordinari fatti bene?