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Prima l’incontro speciale con gli oltre 300 giovani creativi, poi l’abbraccio della piazza di Bellizzi: in entrambi i casi, Massimo Boldi, non si è risparmiato.
Al grido di “ciao cipollini” l’attore ultra 72enne si è regalato al Premio Fabula come si conviene ai grandi protagonisti della scena, snocciolando aneddoti di vita privata e professionale, un viaggio, il suo, nel quale nulla è stato dimenticato: la famiglia, l’amicizia, il lavoro. In cambio l’evento gli ha restituito “l’entusiasmo di continuare a fare questo mestiere” – ha detto, e poi l’inaspettata dichiarazione che ha fatto sobbalzare di gioia la platea. “L’anno prossimo torno qui con De Sica” ha detto Boldi sul palco, raccontando anche qualche dettaglio del nuovo film che li vedrà insieme al cinema il prossimo Natale. Si consuma così la quarta grande giornata targata Premio Fabula a Bellizzi.
MASSIMO BOLDI SI RACCONTA AL FABULA Il primo step del suo lungo incontro con il pubblico è avvenuto in Arena Troisi con i giovani creativi: una vera e propria raffica di domande. «Non è facile incontrare così tanti ragazzi che sono dei tuoi fan. Questo significa che la mia comicità è stata tramandata di padre in figlio. È emozionante. Come si diventa attori? Non c’è un metodo, c’è un talento, ma anche quello non basta…ci vuole un po’ di fortuna». Più tardi, sul palco di Piazza Giovanni XXIII va la clip che riassume la sua meravigliosa carriera e mentre sorride alle sue battute storiche, chiede un applauso per il regista Carlo Vanzina. Poi, per stemperare il clima malinconico si mette alla batteria e suona “Be Bop A Lula”. «Il primo amore non si scorda ma. Non suonavo da 40 anni, sono stravolto, ma ce la faccio ancora».
Per lui è un momento speciale: a dicembre sarà di nuovo nelle sale con il suo amico e collega Christian De Sica con il film “Amici come prima”. Insieme hanno rappresentato uno dei sodalizi di maggior successo economico del cinema italiano. «Voglio definitivamente sfatare questa leggenda per la quale  io e Christian abbiamo litigato. Non è mai accaduto. Ci siamo divertiti a raccontarci delle bugie attraverso la stampa per tenerci vivi e presenti, perché se non dici niente di pepato finisce che si dimenticano di te. Abbiamo scherzato sul modello di Albano e Romina. Lo conferma il fatto che dalla prima scena è stato come se fosse passato un giorno dall’ultimo ciak. Sono passati 13 anni, ma non me ne sono accorto. L’intesa è talmente perfetta che non c’è stato bisogno di dirsi nulla. La nostra è un’alchimia che risale a troppo tempo». 
IL POTERE DEL CINEPANETTONE BOLDI Nella sua bio c’è una sola pellicola drammatica. Presentata nel 1996 al Festival del Cinema, Festival, per la regia di Puppi Avati uscì nelle sale a dicembre. Raccontava la storia di Walter Chiari in una fase della sua vita discendente: non incassò nulla. A natale dello stesso anno con “A spasso nel tempo”, in coppia con De Sica, il cinepanettone dell’epoca incassò 25 milioni di euro.
OGGI FABULA Oggi è la volta di un altro grande a attesissimo nome: si ferma al Fabula 2018 il direttore della fotografia tre volte premio Oscar Vittorio Storaro (per Apocalypse Now, Reds e L’Ultimo Imperatore). L’appuntamento è realizzato in collaborazione con Davimedia. A seguire, i Neri per Caso, che dopo l’incontro in Arena Troisi con i ragazzi saliranno anche sul palco per il live. Ospiti della giornata anche lo scrittore Guido Marangoni, Premio Bancarella 2018 e Pietro Indinnimeo, giudice del Tribunale di Salerno.
DOMANI ULTIMO GIORNO FABULA La IX edizione di Fabula si conclude domani, giovedì 6, con la partecipazione del cardinale  Edoardo Menichelli, Arcivescovo Emerito Arcidiocesi di Ancona Osimo e poi Mara Venier la vulcanica signora della televisione che farà tappa al Fabula prima di tornare, dopo molti anni e un’avventura a Mediaset, alla guida di Domenica In, la trasmissione di punta della Rai. Con lei tornerà anche Jucas Casella, già ospite di Fabula nel 2012.