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Il Garante dei disabili della Campania: “Beni confiscati, grande  opportunità: istituito il tavolo tecnico” |

Il primo maggio si festeggia in molti Paesi la Festa dei lavoratori. Ma il lavoro (che si traduce in dignità, libertà, autorealizzazione e autonomia) è ancora un territorio minato per gran parte dei cittadini europei con disabilità i quali non solo trovano meno lavoro, ma vengono anche pagati meno, rispetto ai concittadini senza disabilità.

La conferma arriva dai dati contenuti nel nuovo rapporto sui diritti umani del Forum europeo della disabilità "Diritto al lavoro", pubblicato nei giorni scorsi, che restituisce un'immagine desolante della situazione occupazionale e lavorativa dei cittadini con disabilità nell’EU. Il dato principale è quello della totalità degli occupati: il rapporto mostra che solo il 51,3% delle persone attive con disabilità in età lavorativa nell'UE ha un lavoro retribuito. Inoltre, ancora una volta, le donne e i giovani risultano i gruppi più svantaggiati: solo il 49% delle donne e il 47,4% dei giovani con disabilità hanno un lavoro retribuito. Il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, l’avvocato Paolo Colombo, evidenzia: “in Campania oltre 120.000 persone con disabilità sono senza lavoro. Occorre fare di più, soprattutto in direzione di una formazione davvero efficace e una reale intermediazione tra domanda e offerta di lavoro. Aggiunge il garante: “in tale contesto, con le istituzioni e le associazioni delle persone con disabilità stiamo promuovendo tutta una serie di misure agevolative per l’inserimento al lavoro, un tavolo tecnico presso l’assessorato regionale al lavoro e un progetto sperimentale (Inclusione al lavoro) con il coinvolgimento di tutti gli operatori del settore per favorire il matching tra domanda e offerta di lavoro.

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