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Miasmi nella Piana del Sele, il ministro Costa chiama il prefetto di Salerno

“Il paesaggio come risorsa per le aree interne - Tutela, cultura e accoglienza delle aree protette come paradigma di appartenenza contro lo spopolamento dei territori montani”: è questo il titolo dell'incontro promosso dal Parco regionale dei Monti Picentini che si terrà domenica 5 dicembre alle 11 presso la sede della Comunità montana dei Monti Picentini, in via Fortunato, nella frazione Santa Maria a Vico di Giffoni Valle Piana.

Dopo i saluti del presidente della Comunità Montana dei Monti Picentini Michele Cicatelli, interverranno la deputata del Movimento 5 Stelle Anna Bilotti, membro della commissione Agricoltura e dell'intergruppo parlamentare per le aree interne; il presidente del parco regionale dei Monti Picentini Fabio Guerriero e Mafalda Inglese, destination manager Borghi italiani. Le conclusioni sono affidate a Sergio Costa, già ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare.

“Da quando ho iniziato ad occuparmi delle nostre aree interne, attraverso la costituzione dell'intergruppo parlamentare per l'attuazione della strategia nazionale SNAI, ho abbandonato ogni stereotipo legato alle dicotomie tra campagna e città, natura e smog, agricoltura e industria. Il dramma dello spopolamento di interi territori della nostra penisola si accentua sempre di più forse proprio perchè troppo semplicisticamente vengono messi in competizione due modelli sociali in una gara dove solo apparentemente non c'è storia. In queste zone – spiega Bilotti - i livelli essenziali di sanità, istruzione e trasporti non sono minimamente garantiti. Tra gli effetti negativi di questa emarginazione, oltre all'impoverimento culturale e alla perdita di identità, viene spesso dimenticato il degrado paesaggistico dovuto alla mancanza di presidio da parte di comunità stabili. In un momento in cui la strategia nazionale aree interne, inaugurata sin dal 2012, nonostante le ingenti somme investite manifesta la propria inadeguatezza, a mio avviso un contributo di non poco valore può nascere da una riflessione sul ruolo delle aree protette nazionali e regionali. Occorre pertanto chiedersi in quale misura la gestione di queste aree può diventare strategica per il recupero di identità, di capitale umano e di risorse e come un maggiore coordinamento e una più marcata condivisione di strategie tra parchi nazionali, parchi regionali, riserve e altre istituzioni di tutela possa rivitalizzare tutte le comunità locali coinvolte e incentivare nuove iniziative economiche”.

 

Alla parlamentare salernitana si deve una proposta di legge ad hoc che sarà presentata in conferenza stampa il 15 dicembre alla Camera.

Un argomento di grande attualità, anche in considerazione del fatto che i Comuni minori, situati nelle aree interne, rappresentano complessivamente il 60 per cento dell’intera superficie del territorio nazionale, il 52 per cento dei Comuni stessi e il 22 per cento della popolazione.

Di qui l'idea di intervenire con un progetto mirato che prevede agevolazioni per i trasferimenti di residenza, le nuove attività economiche e azioni specifiche sul fronte della sanità, del diritto allo studio, della mobilità sostenibile.

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