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“Sono trascorsi ben cinque appuntamenti elettorali, nel corso dei quali emittenti radiofoniche e televisive regionali campane hanno trasmesso messaggi autogestiti di candidati o esponenti politici, eppure non è stato ancora corrisposto neppure un euro del rimborso previsto.

In base alla legge 28 del 22 febbraio del 2000, alle emittenti che accettano di trasmettere messaggi autogestiti a titolo gratuito è riconosciuto un rimborso da parte dello Stato, attraverso gli uffici del Corecom della Regione Campania. Sono decine le emittenti che hanno usufruito di questa possibilità, editando spazi di promozione elettorale in occasione delle elezioni amministrative della Primavera del 2015 e del 2016, delle regionali del 2015 e dei due referendum popolari del 4 dicembre del 2016, ma ad oggi del rimborso previsto per legge, per un totale di oltre 400mila euro, non c’è ancora alcuna traccia”. E’ quanto denunciano i consiglieri regionali Michele Cammarano e Gennaro Saiello, che sulla vicenda hanno presentato un’interrogazione al presidente della giunta regionale.

“Non sono chiare – sottolineano Cammarano e Saiello - le ragioni del ritardo da parte di una Regione come la Campania che si fa paladina degli operatori dell’informazione e che, in linea con la sua incoerenza, nel 2017 ha varato una legge per regalare soldi ai soliti editori e foraggiare la sua eterna campagna elettorale, senza alcun incentivo a tutela dei lavoratori. Ad oggi, sebbene le emittenti che hanno diritto di ricevere i rimborsi previsti abbiano a più riprese chiesto conto agli uffici regionali, non sono state ancora chiarite le ragioni di tale ritardo”.