
Sabato 29 novembre, alle 20, l’inaugurazione dell’esposizione iconografica nel giorno del Centenario della morte del grande commediografo e attore, che, con la sua compagnia, inaugurò il teatro di Forcella. A seguire, alle 21, Massimiliano Gallo nel suo spettacolo “Anni ‘90”. Scarpetta dopo Scarpetta.
Un secolo di ritorni e avventure sulle scene è il titolo della mostra iconografica allestita dal Trianon Viviani nel giorno del Centenario della morte del grande commediografo e attore (Napoli, 13 marzo 1853 – Napoli, 29 novembre 1925), che, con la sua compagnia, inaugurò il teatro di Forcella nel 1911. L’inaugurazione è programmata sabato 29 novembre, alle 20, proprio nel giorno del Centenario, prima dello spettacolo di Massimiliano Gallo, alle 21, Anni ‘90… noi che volevamo la favola!, una pièce di teatro musicale che ripercorre un’epoca priva dei tanti conflitti odierni, ignara dell’impatto di una pandemia planetaria o di catastrofi ecologiche, scevra, in sostanza, di preoccupazioni del futuro (in replica domenica 30 novembre, alle 18). Con tante immagini; fotografie, locandine, programmi di sala e curiosità visive la mostra racconta il grande patrimonio lasciato da Eduardo Scarpetta attraverso le messe in scena dei grandi attori e registi italiani che gli sono succeduti: a partire da Salvatore De Muto e Vincenzo Scarpetta, passando per Raffaele Viviani, Eduardo, Totò, Nino Taranto, Luigi De Filippo, Mario Scarpetta, i fratelli Giuffrè e tanti altri, non tralasciando l’interesse degli autori più legati a un teatro contemporaneo, come Carlo Cecchi, Mario Santella, Armando Pugliese, Mario Martone, Arturo Cirillo e Francesco Saponaro. La mostra è stata curata da Francesco Cotticelli, Pino Miraglia, Gianni Pinto e si avvale del patrocinio dell’università degli studî di Napoli Federico II. Vi hanno collaborato Igina Di Napoli e Antonio Roberto Lucidi. Per Francesco Cotticelli, professore di Discipline dello Spettacolo alla Federico II, «a cento anni dalla morte, il patrimonio di Eduardo Scarpetta è più vivo che mai: i suoi classici sono rimasti nella memoria del pubblico e appartengono di diritto alla storia di una capitale che ancora oggi ha nei linguaggi della scena un punto di forza della sua identità culturale». «Questa mostra vuole raccontare, senza pretese di esaustività, ma con attenzione ad alcuni snodi cruciali – prosegue Cotticelli – le forme di questa permanenza, attraverso momenti salienti, grandi revival, riletture, reinvenzioni: è un cammino tra volti più o meno famosi, lunghe fedeltà ai monumenti di un repertorio (Miseria e Nobiltà in particolare), ritorni a un modello e a uno stile in chiave di provocazione, di indagine retrospettiva, di consacrazione, di rilancio di una drammaturgia che sa farsi specchio di una società difficile dietro la perfezione di collaudati meccanismi comici». «Ha, quindi, un forte valore simbolico – conclude Cotticelli – il fatto che il Trianon si inauguri, la sera dell’8 novembre del 1911, con un allestimento di Miseria e Nobiltà in cui Vincenzo è protagonista, diretto dal padre: mentre la sala sancisce la straordinaria espansione della città e il definirsi di nuovi quartieri sull’onda del Risanamento, un titolo prestigioso collega idealmente il passato e il futuro, vecchie e nuove generazioni, proiettandosi idealmente nelle dinamiche di un Novecento inquieto. Scarpetta dopo Scarpetta è una storia che inizia fra queste mura». La collaborazione ai testi e alla ricerca iconografica è di Domenico Livigni. Il progetto grafico di ©camerachiaraimage.Il materiale fotografico e illustrativo è della biblioteca Nazionale di Napoli (sezione Lucchesi Palli), con i fondi De Muto, Patroni Griffi, Stefanile/De Ciuceis, Taranto, Viviani e degli archivî della famiglia Scarpetta, di Le Pera e dei teatri Diana e Nazionale Stabile di Napoli. In particolare, le foto sono di Gianni Biccari, Fabio Donato, Claudio Garofalo, Tommaso Le Pera e Pino Miraglia.
Il Trianon Viviani ringrazia Francesco Somma, Maria Procino, Stefania Maraucci, Arturo Cirillo, Francesco Saponaro, Roberto Capasso, Attilio Laviano, Laura Bourellis, Anna Venuso, Nicola Miletti, la famiglia Mirra e Viviana Ambrosino. Scarpetta dopo Scarpetta è visitabile, con ingresso libero, fino a domenica 11 gennaio, dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica e i giorni festivi, dalle 10 alle 13:30. Telefono 081 0128663, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Sito istituzionale teatrotrianon.org, social media Facebook, Instagram e YouTube. Il Trianon Viviani si avvale del sostegno della Regione Campania, la Città metropolitana di Napoli e il Ministero della Cultura, con il patrocinio di Rai Campania.