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L'acqua della Madonna di Castellammare di Stabia, ecco perché si chiama così

In merito alla questione dell’Acqua della Madonna ed Acqua Acidula, la Commissione Straordinaria del Comune di Castellammare di Stabia interviene su alcune perplessità manifestate dirette a garantire prioritariamente le caratteristiche peculiari delle acque in merito alle ipotesi di intervento avanzate dal tecnico incaricato dall’Amministrazione per assicurare la potabilità e la fruibilità del pubblico.


Bene ricordare che “l’acqua della Madonna, più di tutte le altre, è il biglietto da visita della CITTA’ delle ACQUE”, ma occorre che se ne possa garantire l’uso alla comunità. Ringraziamo per l’invito che ci viene rivolto a riflettere sul lavoro che stiamo portando avanti, riportato nella conferenza stampa del 31 agosto scorso, integralmente ripresa da una nota testata giornalistica locale e riportata sulla loro pagina Facebook. Inoltre rassicuriamo tutti che la Commissione Straordinaria si assume la responsabilità di ciò che fa con scelte meditate anche sulla base di relazione fornita da consulente tecnico con lavoro in ambito nazionale. L’attività che attende gli uffici comunali, di concerto con Asl e Arpac, durerà diversi mesi e se i risultati dovessero essere positivi, l’impianto riguarderà l’Acqua solo a valle. Non si è mai immaginato di intervenire sulle Sorgenti: la soluzione renderebbe potabile l’acqua ai fontanini pubblici, pur continuando i controlli e consapevoli delle variabili naturali. Intanto una commissione di esperti è incaricata dello studio sulle acque delle sorgenti e delle terme. Inoltre preme ricordare che la Commissione ha chiesto anche uno studio sul sistema con carboni attivi, proprio per garantire la conservazione del gusto

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