Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

Stampa
Visite: 334

SORRENTO. PALAZZO MUNICIPALE. XXV “PREMIO PENISOLA SORRENTINA”. RAFFAELE  LAURO, SEGRETARIO GENERALE DI UNIMPRESA, INTERVERRÀ AL CONVEGNO “AMBIENTE,  CULTURA E TURISMO”. LA RIPARTENZA DELL'ECONOMIA. LA “CARTA DI SORRENTO” -  Unimpresa

di RAFFAELE LAURO

Di tutte le provocatorie battute di Vittorio Feltri, non di rado inconferenti e inappropriate, talvolta ridanciane, sempre sopra le righe, alle quali siamo abituati, quest’ultima sulla mia città, Sorrento, può essere considerata la più infelice, inconferente, inappropriata e grossolana di tutte.

Ma il direttore, al quale non mancano intelligenza, arguzia e vis polemica, questa volta è caduto proprio male. Sorrento è un luogo magico di fama internazionale, conosciuto in tutto il globo terracqueo e celebrato, nei secoli dei secoli, in opere immortali, da poeti, scrittori, musicisti, filosofi e leader politici, il cui elenco riempirebbe tutti i libri scritti da Feltri. Sono certo che non solo Silvio Berlusconi, ma chiunque conosca bene la storia di Sorrento, il suo rango e il suo livello di civiltà dell’accoglienza, sarebbe onorato di essere nato a Sorrento. Sorrento, caro Feltri, non appartiene orgogliosamente soltanto al Sud del nostro paese, ma appartiene al Mondo, perché evoca pace, bellezza e amore, piuttosto che fascismi o leghismi di sorta.

Autenticati