servizio di GENNARO SAVIO

Piero Cervasio  è disperato e chiede scusa per il gesto che ha compiuto. Quello di aver occupato, assieme alla moglie, alla figlia e al genero un appartamento all’interno delle palazzine IACP di Perrone, popoloso e popolare quartiere di Casamicciola Terme.

Trovatisi senza casa a seguito di uno sfratto e rimaste inevase le invocazioni di aiuto  fatte ufficialmente ad associazioni ed istituzioni dello Stato, i Cervasio hanno occupato un appartamento a loro dire disabitato da anni. L’alternativa sarebbe stata quella di andare a vivere in auto per strada. Impossibile farlo, visto le precarie condizioni di salute di ben tre componenti della famiglia come ci ha spiegato nell'intervista Teresa, la figlia di Piero. La situazione disperata dei Cervasio è degna ed emblematica del paese di Pulcinella, e cioè dell’Italia, dove il diritto alla prima casa non viene garantito, dove tante case popolari da anni risultano disabitate e dove coloro che sono stati costretti dalle Istituzioni inadempienti a realizzarsi abusivamente la propria casetta di necessità, se la vedono pure abbattere dallo stesso Stato che dovrebbe garantire loro un tetto: assurdo! E così dopo il caso della signora Pasqualina che qualche anno fa, sempre qui a Perrone, fu costretta ad occupare un appartamento per non vivere sotto i ponti, sull’isola d’Ischia c’è chi ancora aspetta di versi garantito il diritto alla casa. E, nonostante questo, i sindaci e le amministrazioni comunali isolane e l’Istituto Case Autonome Popolari continuano a non indagare per capire se e quante abitazioni delle case popolari nel territorio regionale sono eventualmente libere per poter essere assegnate a chi ne ha effettivo bisogno.