25 aprile san marco

In diretta a ‘Barba&Capelli’, trasmissione di Corrado Gabriele in onda su Radio CRC, è intervenuta Maria De Marco, presidente Asìa: “Stiamo intervenendo in qualsiasi parte della città, dovunque si siano cerati degli accumuli.

Questi sono rifiuti che si sommano a quelli che ogni giorno vengono prodotti. Abbiamo un rallentamento nei conferimenti, che fa percepire una lentezza anche nella raccolta dei rifiuti tra le strade. Sugli stir nascono difficoltà di conferimento; non siamo i soli a sversare negli stir, quindi dobbiamo affrontare i nostri turni, ma la nostra produzione è di gran lunga aumentata. La centralina che abbiamo in azione ci sta dando una mano. Gli stir hanno avuto dei problemi, perché sono impianti alquanto fragili, soprattutto quello di Giugliano. In Piazza del Gesù mi hanno inviato una foto di campane vuote ed infiniti sacchetti impropri lasciati in terra. Via Toledo? I cestini, non  scelti dall'azienda, non sono capienti. Un uso civico così sostenuto ne mostra, ancor più, l'inadeguatezza. Vedevo poi i nostri bidoncini Asìa usati impropriamente, con cestini sul coperchio e non dentro. C'è da fare tanto. A Scampia siamo riusciti ad alleggerire il cumulo dei rifiuti. Uno dei miei consiglieri, molto attento sul territorio, mi ha riferito che la situazione di una strada era stata risolta. Stiamo ragionando sui problemi che ci sono che, grazie alla raccolta di ieri, sono stati alleggeriti, non risolti. La questione da risolvere è: quanto resta a terra? Le tonnellate delle quali discutiamo sono davvero prodotte tutte dalla città di Napoli? Interveniamo per rimuovere in questo momento, ma sono le stesse ore nelle quali dobbiamo riflettere per tentare di capire. Dalla lotta che facemmo contro la discarica Chiaiano, è chiarissimo che da quando parliamo di rifiuti nasce quella frase "Non qui, non sotto casa mia", dal piccolo conferimento illecito, alla grande scelta d'impianto. Il rifiuto non  viene conferito volontariamente nelle campane, perché non c'è coscienza, non c'è voglia. Quando restano a terra, non è la stessa raccolta. Per riuscire a controllare lo sversamento di tutti i cittadini, bisognerebbe avere un poliziotto per ogni persona. L'unico modo per riuscire a risolvere la questione è che ognuno faccia la propria parte. Ingombranti? Nessuno ha il codice Asìa. Questi sono reati ambientali, quindi dovremmo attivare le forze dell'ordine. Sversare per strada non è consentito. Il materasso non è rifiuto, è sversamento illegale. Se abbiamo un servizio ritiro ingombranti, dobbiamo farlo funzionare benissimo. Abbiamo delle isole ecologiche bellissime, dove è semplicissimo conferire gli ingombranti. Mi trovo ancora, dopo quasi una settimana, a scoprire che  della vostra bellissima iniziativa, che vuole sollecitare il rapporto di rispetto  e di valore con i rifiuti, le persone non lo sanno. I reati ambientali dobbiamo colpirli. Io sono per il rispetto per le regole, un po' meno per la multa, ma in questo momento è necessaria. Il sindaco ha perfettamente ragione quando dice che tutti dovrebbero lavorare con maggiore intensità. Stiamo riscontrando delle difficoltà, come se fossimo partiti già appesantiti. Stiamo recuperando, ma bisognerà recuperare anche l'informazione delle isole ecologiche. Ora siamo a testa bassa perché dobbiamo raccogliere i rifiuti".