Ma dove vivono i cartoni 1

Un itinerario teatralizzato e incantato per scoprire, insieme a guide speciali e cioè i personaggi delle favole, la storia e le bellezze della prima Ferrovia d’Italia, oltre che a ritrovare il valore della famiglia.

Domenica dalle 10 alle 17 al Museo Nazionale di Pietrarsa, diretto da Oreste Orvitti, «Un museo da favola», dall’innovativo esperimento sociale «Ma dove vivono i cartoni?», startup socio-culturale amministrata da Aurora Manuele con direzione artistica di Francesco Chiaiese. Una serie di tappe fantastico-pedagogiche nel corso della giornata, tra le locomotive di Pietrarsa, terranno impegnati grandi e piccini in attività esilaranti con lo scopo primario di staccare gli occhi dagli smartphone e ritrovare il senso di famiglia. Questi gli appuntamenti della giornata: “Palestra dei supereroi”, un percorso in cui i bambini incontreranno i loro supereroi del cuore, si alleneranno con loro fino ad arrivare ad acquisire fantastici superpoteri. “Fiabe itineranti”, un itinerario teatralizzato in cui i bambini sono parte attiva e in cui vivranno la vera storia di Cappuccetto Rosso, con inaspettate sorprese. “Biancaneve alla ricerca dei 7 Nani”, una intramontabile caccia al tesoro in cui i piccoli aiutano la principessa a ritrovare i suoi amici nani. “Raccontami una storia”, un particolare laboratorio di manipolazione di burattini che coinvolge adulti e bambini, sarà stimolata la loro fantasia e creatività anche attraverso l’invenzione di nuove storie. “Il nostro obiettivo principale – dichiara Aurora Manuele – è la rivalutazione del ruolo della famiglia, che oggi si va a perdere per svariati motivi, e la rieducazione allo stare insieme, al vivere intensamente tra genitori e figli tutte le tappe della crescita. Crediamo che attraverso le attività ludiche e con il leit motive delle favole, le persone trascorrendo diverse ore insieme possano tornare a riconquistare il proprio tempo, il valore dei sentimenti, lasciando un po’ da parte i cellulari che ci stanno totalmente ipnotizzando”.