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A conclusione della settima edizione della Festa del Mandarino Flegreo, il 16 febbraio dalle 9.30, nella sala dei convegni della Protezione Civile di Monterusciello, in via Elio Vittorini a Pozzuoli, si terrà il convegno “Agricoltura sostenibile e produttiva nei Campi Flegrei: MAC presenta il piano di coltivazione per Monterusciello”.

Il Comune di Pozzuoli, in sinergia con il Partenariato MAC – Monterusciello Agro City (che opera per la formazione, riqualificazione urbana e recupero terreni agricoli), Consorzio Promos Ricerche e l’associazione L’Immagine del Mito, promuove dunque una giornata di condivisione e partecipazione con la comunità locale sul tema dell’agricoltura sostenibile. Per festeggiare la tappa conclusiva della Festa, nel corso della giornata ci sarà l’esposizione e la degustazione delle eccellenze territoriali (a cura de L’Immagine del Mito, Agrocultura, Confagricoltura e Coldiretti); si terrannoattività didattiche per i più piccoli e un momento conviviale organizzato dagli studenti degli istituti superiori del territorio, oltre a un punto informazioni che spiegherà ai visitatori le proprietà nutrizionali del mandarino. Nel convegno verranno inoltre illustrati i risultati delle ricerche sul mandarino condotte dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, in particolare le facoltà di Chimica e Biologia, mentre sulle caratteristiche dei terreni flegrei e della botanica dei Campi Flegrei sta lavorando il Dipartimento di Agraria a Portici. Promos Ricerche con L’Immagine del Mito ha favorito la nascita dell’ Associazione Terra Flegrea, formata da aziende agricole, proprietari di agrumeti e laboratori di trasformazione del prodotto di tradizione, che intende studiare e verificare la possibilità di posizionare il frutto in un target di prezzi che sia equo e remunerativo, vista la particolarità dei terreni vulcanici della caldera, le difficoltà delle produzioni agricole in terreni a terrazzamenti e le quantità ridotte di produzione. Unica strada percorribile per le produzioni di questi territori è quella di dedicarsi a prodotti di nicchia esaltando la storia, la cultura, l’artigianato, l’archeologia, il turismo della zona e le condizioni pedoclimatiche dei terreni. Tenuto conto che la produzione mondiale del mandarino è di circa 30 milioni di tonnellate, di cui la Cina ne produce il 25/28%, il Brasile 14% , Stati Uniti e India 7% , Messico 6% e il restante viene prodotto da Spagna ,Turchia, i paesi magrebini del Sud Africa e l’Australia, mentre nel territorio flegreo, comprese le isole di Procida e Ischia, si parla di circa 2.000 quintali (nell’ultimo censimento risalente a un decennio fa). La Festa del Mandarino dei Campi Flegrei, giunta quest'anno alla settima edizione, nasce dalla necessità di rivalutare questo agrume dalle eccellenti proprietà nutritive e organolettiche che, da tempo, è stato sostituito da ibridi più facilmente edibili (tra cui la clementina dal sapore meno intenso ma più richiesto perché privo di semi) con conseguente abbandono della produzione. La manifestazione è organizzata dall’associazione no-profit “L'Immagine del Mito” che agisce e opera su base assolutamente volontaria, con l’unica finalità di rivalutare il territorio dei Campi Flegrei mettendo in luce le qualità uniche dei prodotti, promuovendo tutti gli aspetti produttivi, creando così le premesse per un nuovo sviluppo dell’agricoltura e dei suoi derivati. Il mandarino è un agrume di origine cinese che arriva in Italia, all'Orto botanico di Palermo, nel 1810 e dopo qualche anno, nel 1816, approda nel Real Orto Botanico di Napoli retto dal botanico Michele Tenore per acquisire la denominazione di “Citrus Deliciosa”. Da qui viene piantato, nel 1818, al Real Parco di Capodimonte, precisamente nell'Orto delle Delizie per allietare la tavola della famiglia reale dei Borbone in inverno.Grazie all'impegno del presidente Domenico Ferrante e del vicepresidente Sergio Pepicelli, “L'Immagine del Mito” è riuscita a ottenere dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali l'inclusione del Mandarino dei Campi Flegrei e il liquore derivato nell’elenco dei prodotti tipici della Regione Campania (G.U. n.168/2015). «Fino a circa sessant'anni fa – spiegano Ferrante e Pepicelli – venivano assegnate in dote alla propria figlia le rendite derivanti dalla coltivazione di questo agrume, poi gli agrumeti sono diventati rari perché trasformati in altre coltivazioni o distrutti per speculazioni edilizie. L'obiettivo, è recuperare questo prodotto locale, mettendo a reddito i piccoli agrumeti esistenti favorirne l’investimento in nuove piantagioni». Rilevante, inoltre, l'aspetto gastronomico: chef stellati, bar e ristoranti dei comuni che negli anni hanno partecipato alla manifestazione inseriscono abitualmente nei propri menu ricette raffinate, sia dolci che salate, a base di mandarino. Infine liquore, da gustare freddo a fine pranzo, viene attualmente prodotto da diverse distillerie tra cui, in particolare, le distillerie Assunta Iacono di Sant'Angelo di Ischia e la distilleria Helios di Lucio Troise di Quarto Flegreo.

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