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Sarà presentato sabato 12 gennaio, alle ore 10:30, presso la sala convegni del Centro Sociale Chiesa Apostolica d’Italia al parco Penniniello di Torre Annunziata, il progetto sperimentale sulla diagnosi precoce del DSA - Disturbo Specifico di Apprendimento – nella popolazione studentesca di Torre Annunziata, promosso dalla cooperativa “Hp Group”, approvato e finanziato dal Comune di Torre Annunziata, e patrocinato dal Rotary e-club Vesuvio, dall’associazione di volontariato “Vivere l’autismo” e dalla Croce Rossa Italiana.

All’incontro, oltre a Nicola Medio, pastore della Chiesa Apostolica, parteciperanno il sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, l’assessore alle politiche sociali Stefano Mariano, l’assessore alla cultura Aldo Ruggiero, il dirigente dell’Ambito Sociale N30, Nicola Anaclerio, la neuropsichiatra infantile dell’Asl Na3sud, Giulia Civitenga, e Mario Trerè, medico chirurgo rappresentante del Rotary e-club Vesuvio. 

I Disturbi Specifici di Apprendimento si manifestano nei primi anni della scuola  primaria, quando i bambini iniziano il loro percorso di alfabetizzazione. È in questo periodo che i bambini possono  manifestare delle difficoltà:  alcune di queste possono, nel corso del primo ciclo di scuola, scomparire totalmente,  mentre altre possono peggiorare e persistere per tutto il percorso scolastico. La scuola deve, quindi, essere  in grado di riconoscerle il prima possibile al fine di prevenirne la comparsa e di  limitarne i  danni.

“Lo scopo principale di questo progetto - spiega Mario Trerè, medico chirurgo, rappresentante del Rotary e-club Vesuvio - è quello di individuare precocemente i bambini che presentano difficoltà ad imparare a leggere e a  scrivere, fornendo agli insegnanti le conoscenze e  gli  strumenti necessari ad affrontare i problemi rilevati nei singoli bambini. Abbiamo deciso di realizzare questa iniziativa in uno dei quartieri difficili del nostro territorio  - aggiunge Mario Trerè -, proprio per limitare le conseguenze che questi disturbi hanno a livello individuale e sociale, traducendosi spesso in un abbassamento del livello scolastico conseguito (con frequenti abbandoni nel corso della scuola secondaria di secondo grado) e una conseguente riduzione della realizzazione delle proprie potenzialità sociali e lavorative.”

 

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