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Numeri record per la funivia, anche nel periodo natalizio. Oltre 1000 passeggeri hanno utilizzato la "panarella" nell'ultimo weekend, 600 solo nella giornata di ieri. Scommessa vinta quella fatta dall'Eav e dal Parco Regionale dei Monti Lattari: attivare il servizio anche in occasione delle festività di Natale non è stata una scelta sbagliata. I turisti e gli stabiesi che hanno voluto utilizzare la funivia, hanno trovato in cima, nel piazzale della stazione, un vero e proprio mercatino di Natale che ha reso ancora più magica l'atmosfera in vetta al Faito che finalmente torna a risplendere dopo anni molto difficili.

«Un ringraziamento va ai faitensi e agli operatori del luogo, che hanno ritrovato fiducia nel potenziale che il Faito sa esprimere, rendendo questo luogo un'autentica fucina di risorse anche a dicembre. I mercatini organizzati da Fare Onlus e Faito for Fan e l'atmosfera natalizia del Faito rappresentano l'ennesima conferma che insieme possiamo davvero costruire un percorso importante di rilancio per la montagna - ha spiegato il presidente dell'ente Parco Tristano Dello Joio -. Sembra passato un secolo da quell'estate 2017 in cui il Faito è stato devastato dal fuoco innescato dai piromani. Ed oggi è il fuoco dei camini a riscaldare l'anima di tutte le persone e la Santa Messa celebrata da Don Catello al Santuario di San Michele con il Cai Monti Lattari conche in questi giorni hanno partecipato alle iniziative sensibilizzate dal Parco dei Monti Lattari, con la proficua collaborazione di Umberto de Gregorio e dei sindaci Gaetano Cimmino e Andrea Buonocore, perni della nostra squadra del Faito». Contestualmente, però, il Faito è stato deturpato da alcuni civili che hanno tagliato alberi secolari in un versante della montagna. Un'attività che si ripete con costanza in questo periodo dell'anno e che provoca enormi danni all'intero sistema ambietale dei Monti Lattari. A denunciare il tutto è stata l'associazione WWF Terre del Tirreno che spiega: «Dopo i devastanti danni dell'incendio dell'estate scorsa che hanno causato la perdita di migliaia e migliaia di esemplari arborei, e dopo il simbolico ma criticato e risibile tentativo di rimboschire la montagna con 15 piccoli alberelli, piantati a fine maggio e poi in parte seccati, ci pensa ora la mano dell'uomo a violentare ulteriormente un ecosistema già danneggiato e stremato. I taglialegna hanno avuto tutto il tempo per disboscare un intero versante a zero e per sgomberare i mezzi. Dopo il loro devastante passaggio sul versante preso di mira sono rimaste in piedi solo due querce». Il presidente Dello Joio, a riguardo, promette pene esemplari: «Il Parco Regionale dei Monti Lattari domattina avvierà le indagini sul posto con i carabinieri forestali e la comunità montana per fare chiarezza sull'accaduto e individuare i responsabili che hanno commissionato e la ditta esecutrice,nei confronti dei quali prometto che attiveremo tutti i provvedimenti necessari per la tutela del Parco e del nostro  patrimonio ambientale. A breve, inoltre, avvieremo un censimento per tutti i manufatti presenti sul Faito, procedendo ad un'attività di contrasto all'abusivismo edilizio nel rispetto delle normative vigenti e sottoponendo gli eventuali trasgressori a tutte le misure opportune di adempimento alla legge, a partire dal ripristino dello stato dei luoghi».