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Gli splendidi giardini ornamentali della monumentale Villa Vannucchi di San Giorgio a Cremano ospiteranno la seconda tappa dell’evento artistico itinerante “il fiume di rose” di Rita Esposito.

E’ stato Il disegno a forma di rosa dei giardini settecenteschi ad aver ispirato l’artista nella scelta della location, al centro di un parco pubblico la cui vastità è pari al bosco di Portici e che in passato ha accolto e deliziato la nobiltà napoletana.

Il progetto “il Fiume di Rose” mira, attraverso una manifestazione artistica in itinere che durerà 9 mesi, fino al 21 giugno 2019, alla realizzazione di un manufatto artistico collettivo formato dall’unione di rose realizzate all’uncinetto dall’artista e da una moltitudine di sapienti mani di donna su una rete realizzata all’uncinetto interamente dall’artista che raggiungerà la lunghezza finale di 33 metri . Le rose, nei colori tradizionalmente associati all’acqua, saranno destinate a tutte le donne che nel corso degli eventi vorranno legarle alla rete de "ilfiumedirose", testimoniando così la propria appartenenza al Sacro Fiume del Femminile.

La curatela è di Daniele Galdiero, architetto ed artista fotografo oltre che docente di Arte e per l’occasione l’evento vedrà la collaborazione della dott.ssa Rosaria Pannico giornalista e scrittrice.

Data la forte valenza culturale dell’evento, il Comune di San Giorgio a Cremano ha concesso il Patrocinio morale all’evento perché “destinato ad accendere i riflettori sul mondo “al femminile”, con la realizzazione di un manufatto collettivo” e perché “in grado, per la propria natura, di concorrere alla valorizzazione dell’immagine della Città di San Giorgio a Cremano, ed in particolare di villa Vannucchi”.

"Una moltitudine di Rose per una moltitudine di Donne...Ogni Donna avrà la sua Rosa. E tutte le Rose insieme formeranno #ilfiumedirose

Questo evento da inizio alla serie di performance itineranti dell’artista con coinvolgimento del pubblico in varie città d’Italia e d’Europa. Il manufatto artistico collettivo “il fiume di rose” sarà esposto a luglio 2019 al Palazzo delle Arti di Napoli e successivamente in altre location d’eccezione.

“L’opera d’arte, nel suo costituirsi, acquisisce un forte valore simbolico: la trasformazione di un filato in un nuovo oggetto fatto di pensiero creativo ed amore diviene metafora della vita stessa, necessità umana di giocare con il filo dell’esistenza per tramandare conoscenza e originare bellezza nella meraviglia della coesistenza in pacifica armonia.“

 

Rita Esposito - brevi cenni biograficiArtista ed architetto, nasce a Napoli il 22 maggio 1968. E’ coautrice con Daniele Galdiero di “Arte_pagina22” spazio web e fisico dedicato ad Artisti che raccontano altri Artisti, in una comunione delle Arti che travalica l’individualismo per approdare ad un nuovo modo di concepire la condivisione artistica.

Ha partecipato a numerosi eventi internazionali sia in Italia che all’estero.

Fra i suoi progetti personali di arte figurativa: “AmaZone” dedicato alle Donne, guerriere del nostro tempo, presentata al pubblico nel 2012 nella splendida location di Castel dell’Ovo a Napoli; “sineSIN” che indaga il concetto di peccato capitale, presentata nel 2014 alla Domus Ars di Napoli; “Me_Dea”, racconto di una Donna che cerca e trova entro sé la propria Dea, con opere pittoriche e scultoree, presentata nel 2014 al Palazzo delle Arti di Napoli; “bellaMbriana” presentata nel 2016 a Napoli alla VP Factory che, con opere di grande formato, accosta in maniera inedita ed originale la leggendaria figura femminile della tradizione partenopea agli organi genitali femminili esposti con un senso di gioia e di orgoglio che richiama la potenza e la sacralità delle Dee matriarcali con il recupero del potere apotropaico della magica porta esposta.

Nel 2017 partecipa al Art Performing Festival con la performance “Rhèsis”.

Nel 2018 presenta l’evento personale di pittura e performance “ Obscura per Obscuriora” presso gli spazi We Space di Napoli.

Lavora successivamente al progetto “trAmando” che focalizza la ricerca sulle modalità di trasmissione intergenerazionale del sapere che diviene pietra angolare del suo ultimo progetto “ il fiume di rose”

Le sue opere sono presenti in collezioni nazionali ed estere.

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