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Dopo il debutto nella scorsa edizione del Napoli Teatro Festival, Francesco Di Leva torna a vestire i panni del celebre pugile statunitense Cassius Marcellus Clay Jr. nello spettacolo Muhammad Ali, ideato con Pino Carbone, che ne cura la regia, in scena da mercoledì 24 ottobre 2018 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 28) al Teatro Nuovo di Napoli.

Presentato da Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro, l’allestimento, con la drammaturgia di Linda Dalisi, nasce dalla passione per il pugile statunitense da parte dell’attore partenopeo, cui, spesso, si è ispirato per l’interpretazione dei suoi personaggi teatrali.

“Ho lottato contro un coccodrillo, ho lottato con una balena, ho ammanettato i lampi, sbattuto in galera i tuoni. L’altra settimana ho ammazzato una roccia, ferito una pietra, spedito all’ospedale un mattone. Io mando in tilt la medicina”.

Parole di Muhammad Ali, il più grande boxeur della storia. Un uomo che si fece cambiare il nome, “perché Cassius Clay è un nome da schiavo”, e, come Ali, conquistò il mondo, vincendo sul ring tutto quello che c'era da vincere.

Un ragazzo dalla pelle nera che si rifiutò di andare a combattere in Vietnam, e che per questo finì in prigione. Un attivista che, nel suo un inglese strano, imperfetto, magnifico, difese fino all'ultimo giorno della sua vita i diritti dei black.

Lo spettacolo prova a portare in scena le sue parole, mai dette a caso, veloci, pesanti, leggere, fondamentali, così come si “analizza” ogni aspetto della sua vita: il privato, il pubblico, la sicurezza, il carisma.

“Abbiamo immaginato – chiariscono Francesco Di leva e Pino Carbone - di scomporre il suo corpo, pezzo per pezzo, con la stessa attenzione che richiede l’osservazione dell’avversario prima di un incontro. Con lo stesso interesse che merita il vincitore dopo un incontro, accostando a ogni pezzo del suo corpo un aspetto della sua personalità, a ogni pezzo del suo corpo una sfida”.

Frammenti dell'autobiografia, cronache di giornale, discorsi pubblici, poesie, vanno a comporre il puzzle di un uomo che, sulle orme di Malcolm X, fino all'ultimo momento, anche quando ormai soffriva di Parkinson, ha saputo usare la sua popolarità per dire ‘basta' al razzismo.

Chi non conosce la sua storia, le sue origini, resterà sopraffatto dalla potenza fisica, ma soprattutto umana, di questa figura “mitologica”.

Allenamento, costanza e forza di volontà, queste le costanti della vita del pugile che - secondo Di Leva e Carbone - dovrebbero essere fonte d’ispirazione per tutti.

Domenica 28 Ottobre, ore 17.00

Un viaggio nella Pietrasanta

Dalle Cappelle Pontano e del SS. Salvatore ai sotterranei 

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Tra leggende, storia, arte e archeologia si farà un vero e proprio viaggio nel tempo. Un viaggio che permetterà di  approfondire la storia di uno dei luoghi più importanti di Napoli lungo il decumano maggiore, piazza della Pietrasanta.

Nel luogo in cui un tempo sorgeva il tempio di Diana, si analizzerà il ruolo di Napoli durante il periodo del Rinascimento con la Cappella Pontano, voluta da Giovanni Pontano, insigne e massimo rappresentante napoletano dell’Umanesimo. Caratterizzata da uno stupendo maiolicato, la Cappella viene costruita secondo i canoni imposti dall’architettura umanista che aveva  le sue radici in Leon Battista Alberti e Brunelleschi.

In via eccezionale, su richiesta di Megaride Art, si visiterà la Cappella del Santissimo Salvatore, edificata su parte dei resti della Basilica Pomponiana, a sua volta fondata nel VI secolo dal vescovo Pomponio sul tempio di Diana che è inglobato per la maggior parte dalla contigua chiesa di Santa Maria della Pietrasanta. Caratterizzata da un pavimento maiolicato attribuibile alla famiglia Massa, all’interno è presente, tra le altre opere, un polittico di grande importanza storica che si ritiene, secondo alcuni studi, possa essere stato un dono di Carlo VIII al Pontano.

Non tralasciando l’analisi storico-archeologica del Campanile, il più antico a Napoli, si scenderà nelle viscere delle terra, aquaranta metri circa di profondità, per analizzare insieme, un ossario di epoca tardo seicentesca posto sotto le scale di accesso alla Basilica, parte della muratura greco-romana, parte di mosaici, strutture di epoca romana si trovano in un altro vano ipogeo della basilica, elementi che saranno conciliati con sistemi moderni di tecnologia che permetteranno di ricostruire parte delle strutture antiche.

Appuntamento: ore 17.00, presso ingresso Chiesa di S. Maria della Pietrasanta, via Tribunali. La Chiesa si trova a cinque minuti dal Primo Policlinico venendo da Piazza Dante.

Inizio attività: ore 17.30