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Presentazione ufficiale del singolo “Sisifo” e anteprima del prossimo EP al Post, via Coroglio, Napoli, il 27 Luglio 2018 alle ore 22. Il pubblico ha imparato a conoscerli e ad amarli con “Evelina” e oggi i Ventinove e Trenta presentano sul palco del Post (via Coroglio) il loro ultimo singolo, “Sisifo”, brano ora disponibile su tutte le piattaforme digitali, e in anteprima gli altri brani che andranno a comporre il loro primo lavoro discografico. Con loro sul palco ospiti del calibro di Ciccio Merolla, Valerio Jovine e Massimiliano Jovine.

Esistono tre anni di composizioni, sala prove e club. E poi esiste la svolta nella giovane storia di questo gruppo made in Naples nato un’idea di Carlo de Rosa (voce) e Alessandro Zinno (sax), che, tre anni fa, con Francesco Verrone (basso) e Pasquale “Pako” Di Marino (batteria), a cui di recente si è unito Dario “Dartariello” Di Pietro (chitarra), hanno scelto di dar vita a una realtà dedita alla composizione di brani inediti in lingua napoletana, in omaggio alla città in cui sono nati, appoggiati su suoni in cui si ritrovano tracce di blues, swing e funk. Il concerto dell’1 maggio dello scorso anno a Napoli, in piazza Dante, è stato il primo palco importante nella storia musicale dei Ventinove e Trenta. Ed è anche il momento che li mette in contatto con la scena musicale attiva napoletana e li porta alla Mostra d’Oltremare per il Newroz Festival in apertura al concerto dei Foja, sul palco di RTL al Napoli PizzaVillage e al Palapartenope per Discodays. Arriva anche un Premio Massimo Troisi, dove i Ventinove e Trenta presentano una versione riarrangiata di “Madama Chichierchia”, un classico della canzone napoletana.

 Il 2017 è anche l’anno che segna l’inizio della collaborazione con il collettivo Terroni Uniti a cui i Ventinove e Trenta prestano Carlo de Rosa. Con loro numerosi live (tra cui spicca il concerto di capodanno a Piazza Plebiscito e lo Sherwood Festival a Padova) e la collaborazione nei brani “O gigante dà montagna”, “Non è che l’inizio” e “Jatevenne”. Prevista per l’autunno del 2018 l’uscita del loro primo lavoro discografico, con la produzione artistica di Massimiliano e Valerio Jovine e Alessandro Aspide (Jovine Studio 3) e la collaborazione di importanti artisti del panorama musicale napoletano e nazionale, tra cui Ciccio Merolla, Brunella Selo, Fabiana Martone e Simona Boo.

 “Sisifo” (singolo)

Il brano "Sisifo" racconta la difficoltà dei giovani di entrare nel mondo del lavoro. Come il mitologico Sisifo era costretto a spingere in eterno il suo masso su per la stessa montagna, così i ragazzi di oggi si avviano su una strada in salita, fatta di precarietà e nepotismo, priva di meritocrazia e soddisfazione. Tanta amarezza è sfociata in una canzone esplicita, pungente, con un sound corposo e accattivante dalle vene funk.

“Sisifo” 

Il videoclip di “Sisifo”, curato da Claudio D'Avascio, ripropone in chiave moderna l’idea mitologia della condanna di un uomo a trascinare un masso sulla cima di un monte per l’eternità. Il masso risulterà presente nella quotidianità di un uomo ordinario. La pietra come condanna dell’uomo dei nostri giorni a conformarsi a schematici standard sociali. La carriera, quei pasti consumati rapidamente nella pausa pranzo lavorativa, i supermercati e lo sforzo di alzarsi puntualmente ogni mattina per ricominciare. La condanna, quindi, dell’uomo moderno a ripercorrere, giorno dopo giorno, le stesse scene, le stesse azioni, azioni che lo rendono prigioniero in un’intima gabbia che protegge il nostro protagonista dell’anticonformismo.
 VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=xTZlIcUrC1o VENTINOVE E TRENTA
Carlo de Rosa (voce), classe 1990. Approccia alla musica a 14 anni, quando, dopo un incidente stradale, preferisce la chitarra alla fisioterapia. Da lì il canto, i gruppi del liceo, un hobby che nasconde un sogno. Come tutti gli indecisi, comincia un percorso universitario in giurisprudenza, che abbandona dopo poco per dedicarsi al lavoro. Anzi, i lavori.
Dall'istruttore di vela al piccolo di cucina su un mercantile, passando per i cantieri edili. Di quei 14 anni è rimasta una sola costante: la musica in tutte le sue declinazioni.
Alessandro Zinno (sax), classe 1990. Si avvicina alla musica a 9 anni quando comincia le prime lezioni di pianoforte. In adolescenza abbraccia la chitarra da autodidatta e, in età più matura, durante gli studi di psicologia, si innamora del Sax, prevalentemente nelle sonorità funk, rock e blues.
Francesco Verrone (basso), classe 1990. Si avvicina alla musica, iniziando a studiare pianoforte. Poi vira sulla chitarra. E, infine, sceglie il suo compagno di vita: il basso. Con i Ventinove e Trenta inizia a scrivere canzoni e scopre la forte passione per la lingua napoletana. Giovane ingegnere, per lui la musica è stata un gran bel modo di allenare e difendere la creatività durante anni e anni di formule e teoremi.
Pasquale “Pako” Di Marino (batteria), classe 1988. Capisce già alle scuole medie di non essere portato per l’armonia. Sceglie, così, la batteria. Non avendo gusti musicali particolarmente raffinati, inizia a suonare un po' di tutto, dal rock al pop, passando per il punk. Dopo anni di cover storpiate si trova a collaborare in un progetto di musica napoletana che gli consente di esprimersi al meglio. Dopo quest'esperienza giura a se stesso che avrebbe suonato solo inediti, preferibilmente in lingua napoletana. Ecco i Ventinove e Trenta. Nel tempo libero fa l'avvocato.
 Dario “Dartariello” Di Pietro (chitarra), classe 1987. È un chitarrista napoletano. Stroppia le prime note in tenera età. Più grande decide di sostituire alle uscite goliardiche adolescenziali lo studio forsennato della chitarra elettrica e del rock. Raggiunto un accettabile livello tecnico e teorico, si getta nella mischia e comincia a suonare nelle più disparate realtà musicali napoletane. Sotto la guida di maestri esperti come Luca d'Alterio, Luca Gianquitto, Giacinto Piracci e Ciro Manna, si arricchisce delle principali influenze musicale, diventando un musicista versatile e completo (o almeno così gli piace pensare).