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Caos carceri: Videomessaggio di Gennarino De Fazio

“Anche con il decreto ristori quater il Governo, per lo svolgimento dei maggiori compiti comunque connessi all’emergenza epidemiologica, stanzia ulteriori 62 milioni di euro per remunerare indennità e lavoro straordinario alle Forze di Polizia, ma taglia fuori il Corpo di polizia penitenziaria. 

Se con il primo decreto ristori, quando di milioni di euro per le stesse finalità ne sono stati stanziati 68, si poteva ipotizzare una colpevole dimenticanza, ora si ha la prova della dolosa premeditazione dell’Esecutivo nella discriminazione della Polizia penitenziaria, i cui appartenenti rischieranno di non vedersi retribuito il lavoro straordinario che devono espletare per obbligo di legge”. In attesa della disponibilità relazione tecnica, questo il primo durissimo commento di Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, al decreto ristori quater, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, a riguardo delle misure previste in favore di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizie locali, ma non del Corpo di polizia penitenziaria. Il leader della UILPA PP spiega: “la Polizia penitenziaria, pur sottodimensionata negli organici, mal equipaggiata e decimata per le assenze connesse alla pandemia, sta consentendo di mantenere l’ordine e la sicurezza nelle carceri, anche sotto il profilo del contenimento dei rischi di diffusione del contagio da Coronavirus, venendo sottoposta a turni di servizio massacranti, ben al di là delle 36 ore settimanalmente previste. Lo fa con abnegazione e spirito di sacrificio e, siamo certi, lo farebbe anche senza remunerazione se il Paese in un momento emergenziale lo richiedesse. Ma, se il Governo stanzia fondi per il pagamento del lavoro straordinario delle Forze di Polizia e non vi ricomprende scientificamente e ripetutamente la Polizia penitenziaria, è evidente che si è di fronte a una tracotanza istituzionale inaccettabile”.

 

“Invitiamo nuovamente, pertanto, tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione affinché, in occasione della conversione in legge dei vari decreti ristori, si ponga rimedio a quanto finora perpetrato. Dal canto nostro – conclude De Fazio – avremo un ulteriore motivo per aderire virtualmente allo sciopero proclamato dal CGIL, CISL e UIL dei settori dei servizi pubblici per il prossimo 9 dicembre, anche partecipando con delegazioni di operatori liberi dal servizio e nel rispetto delle vigenti prescrizioni sanitarie a eventuali iniziative”.

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