Single limb, ecco il vero rischio per i titoli di Stato con il Mes.  L'analisi di Polillo - Startmag

“Il decreto agosto 104/20, conosciuto anche come il decreto dei rinvii, all'articolo 76 recitava: “I termini di scadenza relativi a vaglia cambiari, cambiali e altri titoli di credito e ad ogni altro atto avente efficacia esecutiva, sono sospesi fino al 31 agosto 2020. La sospensione opera a favore dei debitori e obbligati anche in via di regresso o di garanzia, salva la facoltà degli stessi di rinunciarvi espressamente”. 

Di fatto era stata concessa agli imprenditori la possibilità di rinviare pericolosi protesti e segnalazioni alla centrale rischi della Banca d'Italia, che avrebbero inevitabilmente compromesso il loro, già precario, rapporto con gli istituti di credito. Il totale prosciugamento della liquidità, per le PMI, causata dalla pandemia e la difficoltà di reperire credito, presso i preposti enti creditizi, rende urgente, nell’ambito della manovra, la proroga al 31 dicembre 2021 dei termini di scadenza dei titoli di debito, evitando, in particolare alle micro, piccole e medie imprese, pericolosi protesti. La situazione, infatti, è peggiorata e, quindi, si impone di nuovo una sospensione in toto” lo chiede, per Unimpresa, il consigliere nazionale, Marco Salustri. Sottolinea, sul punto, il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro: “Sarebbe una pia illusione credere che le imprese siano in grado di adempiere a simili scadenze dal momento che non hanno neppure la liquidità per versare tasse e imposte. E' auspicabile che il governo riveda seriamente e con urgenza il piano di riforma fiscale e finanziaria per evitare il collasso di tutto il tessuto imprenditoriale nazionale, anche a fronte degli ormai prevedibili ritardi delle risorse attese dal Recovery Fund”.