Il professor Forte "Immobiliare penalizzato e la mini flat tax non basta" -  piacenzasera.it

di FRANCESCO FORTE

La convocazione del Consiglio Supremo di sicurezza e difesa non è un “colpo di stato”, come già gira sui social. L’Esercito è una garanzia di forza della Repubblica.

Il problema è il ritardo con cui il Presidente della Repubblica ha deciso di utilizzare l’unico strumento previsto dalla Costituzione per l’emergenza nazionale che ne garantisce la sicurezza, non solo dei confini, ma della sua stessa vita sociale e politica e persino economica. Basta leggere il sito del Quirinale. Se fosse stato adottata questa misura nel marzo scorso in luogo di lasciare libero il ministro Conte di decretare senza controllo democratico, ora forse anche i piani di contenimento dei contagi e la struttura di sorveglianza nazionale che avrebbe evitato il ritorno della seconda fase epidemica sarebbero stati coordinati dal vertice delle istituzioni repubblicane e non da comitati scadenti e da strutture inadeguate come l’attuale protezione civile. Tuttavia: “Meglio tardi che mai più”. Di certo siamo politicamente al “Governo Mattarella”, con Conte sotto tutela e la maggioranza in salvo. Cose per rapporti politici del 2022 e 2023.  Ma noi ora speriamo in un immediato scioglimento del farraginoso e dannoso CTS. Con un inverno davanti, l’influenza stagionale  in arrivo che - come dice il prof Crisanti - si confonderà col ritorno del Covid creando un dispendio disordinato di risorse che mancano, la disoccupazione alle porte per decine di migliaia di persone e il crollo dell’imponibile fiscale a disposizione dell’Erario, sarebbe da folli lasciare ancora il “volante alle scimmie”.Tutto è in ritardo. Che questo Comitato Superiore di Difesa e Sicurezza sia la cabina di regia che rimetta il Paese sul doppio binario del contenimento del contagio, ma contemporaneamente ci dia un cronoprogramma per dotare nell’arco di una stagione, le indispensabili infrastrutture di sanità territoriale (laboratori e ambulatori) necessarie per evitarci un terzo ritorno dell’epidemia. Non si ritenga irrispettoso il tono di questa nota, poiché la logica non si genuflette. L’esperienza e il metodo socialista non si improvvisano, evidentemente. E tornano di attuale e urgente necessità.