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E Conte pensa al suo nuovo Partito - Luigi BisignaniCommissari che commissariano altri commissari, commissioni tecniche che vanno in conflitto con commissioni scientifiche. cabine di regia senza regia, medici contro medici, regioni contro regioni, regioni contro governo centrale, sindaci contro regione, comunicatori contro comunicatori, insomma una vera babele istituzionale dove spesso la plancia di comando è vuota e la nave procede senza bussola. E i partiti? Si adeguano a questa confusione, o meglio la rappresentano e ne diventano i titolari. Nella maggioranza lo scontro sul MES ha portato ad un voto differente tra il PD e il M5s prima in Europa e poi in Parlamento.

Nell’ opposizione un Salvini ormai allo sbando e con la Lega che continua a perdere consensi si differenzia da Berlusconi e da Forza Italia. e a volte anche dal suo vice Giorgetti. Nel momento più drammatico del nostro Paese dopo la seconda guerra mondiale non si cerca l’unità di intenti per salvare la pellaccia, ma al contrario si alimentano le fratture, dando uno spettacolo indecoroso in Europa e nel mondo. E il lavorio per cambiare governo è sempre più intenso. Il nome di Draghi è sempre il più titolato, ma negli ultimi giorni è emerso anche quello di Colao. La politica viene strigliata severamente dal nuovo presidente di Confindustria, Bonomi. I poteri forti e meno forti si stanno muovendo in uno scacchiere altamente scivoloso, dove le conflittualità sociali sono sul punto di esplodere. Mala tempora currunt.

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