147742 sd

Continua la lotta degli allevatori sardi per l'ottenimento di un giusto prezzo di cessione del proprio latte all'industria della trasformazione in prodotti caseari. La Coop dichiara che riconoscerà agli allevatori 1 euro per il litro di latte di pecora. Non arriva per prima, così come rivendicato da NaturaSì, ma in termini dimensionali rappresenta un'adesione che può fare la differenza per molti allevatori. 

'Insomma la morale è che si può effettivamente pagare questo prezzo. E la battaglia che si consuma, a nostro avviso, è tutta a danno o favore del consumatore. Difatti mettere sotto pressione il produttore con prezzi troppo bassi può portare anche a distorsioni della qualità che ricadranno infine sull'utente finale' così Andrea Nesi responsabile ambiente di AICS.

'Il consumatore deve poter contare su un prodotto sano ad un giusto prezzo, vale per il pecorino sardo e per qualsiasi altro prodotto di filiera. Mettere in relazione il prezzo alla produzione con la volontà del consumatore di avere un prezzo basso, serve solo a garantire lo status quo di tutti i passaggi che si consumano tra i due attori principali. Se i consorzi di tutela non svolgono con efficacia il proprio ruolo vanno abbandonati senza riflettere un solo attimo.' continua Nesi

'I produttori ed i consumatori devono potenziare il percorso di avvicinamento già iniziato. Sempre più spesa in azienda del territorio, sempre più acquisti coscenzioni in grande distribusione organizzata (bollini di garanzia - Produttore felice, Qualità garantita!) che dovrà seguire l'esempio di NaturaSì e COOP. AICS nell'interesse principale dei propri 1.200.000 soci sportivi ha già iniziato un percorso di qualificazione di aziende virtuose che compensano con la qualità le ridotte dimensioni. Presto la proposta di un albo pubblico dei patti virtuosi in ambito agroalimentare' conclude Nesi