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“Un atto di miopiaistituzionale e scarsa sensibilità politica. Perché non è pensabile sottrarre risorse dall’oggi al domani a decine e decine di Comuni del sud che già patiscono oltre ogni misura la mancanza di investimenti pubblici. A maggior ragione, poi, se a pagare saranno le periferie delle nostre città, lì dove spesso è più forte il disagio economico e sociale“.

A parlare è Aldo Patriciello, europarlamentare molisano e membro del Partito Popolare Europeo, che attraverso una nota commenta l’emendamento al decreto Milleproroghe approvato al senato con cui il Governo ha disposto il blocco fino al 2020 del Piano periferie.

Un provvedimento che, secondo l’eurodeputato azzurro, “rischia di mandare in fumo centinaia di importanti progetti di riqualificazione urbana già progettati e in fase di realizzazione. Sorprende la leggerezza con cui il Governo ha deciso di congelare – e quindi, di fatto, eliminare -  i finanziamenti previsti nel Piano Periferie. Stiamo parlando – spiega Patriciello – di cifre importanti: oltre 2 miliardi di euro, un danno enorme non solo per i 96 Comuni coinvolti, ma per l’intera economia dei territori interessati. Penso ai quasi 30 milioni sottratti al Molise, agli oltre 100 che perderà la Calabria, per non parlare della Campania, della mancata riqualificazione di Scampia. E poi ancora Bari, Salerno,  le città dell’Abruzzo, della Basilicata: un gioco delle tre carte che non fa bene all’Italia in generale e al Mezzogiorno in particolare.

Mi sembra paradossale – aggiunge Patriciello -  che in un momento in cui forte è la necessità di puntare sulla crescita del Mezzogiorno, uno dei primi atti concreti del nuovo Governo sia quello di sottrarre soldi pubblici destinati allo sviluppo delle periferie urbane. Spero vivamente – conclude l’eurodeputato  azzurro - che il Governo possa ravvedersi quanto prima e tornare sui suoi passi: è fondamentale realizzare i progetti già avviati. Parliamo di un’opportunità di rilancio economico, sociale, culturale e infrastrutturale di straordinaria importanza per le città del nostro meridione“.

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